A Villa Cella (Parma), al km 186 della via Emilia, ventuno giovani detenuti nel carcere di Parma vengono fucilati su ordine del Comando tedesco di Reggio Emilia.
Autore: trivigante
elezioni 2010: ma che goduria
Si ricomincia per fortuna, come ogni anno cascasse il mondo si vota, e dove si vota c’è campagna elettorale. E dove c’è campagna elettorale nascon numerosi i funghetti dell’idiozia. Possibile non esserci? No, ovvio.
Dopo le elezioni 2009 e 2008, per citare solo le più recenti, avanti con un’altra rassegna di mostri e slogan all’insegna del facciaculismo. E la copertina di quest’anno la si dedica a Michele “nonsonoparente” Dell’Utri. Stesso identico partito, però. Ho già l’acquolina.
A Boves (Cuneo) il civile Roberto Russo viene ucciso per rappresaglia.
Dopo la prima puntatona di suoni a effetto per il compiuta, ecco altri suoni per personalizzare piacevolmente il vostro pc.
Le istruzioni sono le stesse: scaricate i suoni che preferite (tasto destro sul collegamento, salva destinazione o analogo), piazzateli da qualche parte stabile, andate su start>pannello di controllo>suoni e periferiche audio (o audio)>suoni e lì sostituite i brutti suoni con i bei suoni.
Ecco il secondo giro di suoni:
– errore generico uno
– errore generico due
– dispositivo connesso
– dispositivo disconnesso
Ma, soprattutto, un bel suono buono per ogni esigenza, bello anche solo da ascoltarsi: il bel suono.
Ancora in merito al consigliere comunale di Godega di Sant’Urbano ora miracolosamente ministro e tra poco, probabilmente, governatore del Veneto: preso per il culo da mezza Europa per la sovraesposizione in favore dei panini di gusto italico di McDonald’s, lui si incazza e risponde qua e là. Se la piglia in particolare con i giornali inglesi, nello specifico Times e Guardian, rei di aver pubblicato articoli che colgono la distanza tra la promozione e il sostegno della tradizione alimentare italiana e quel vago sapore di merda che ti rimane in bocca dopo aver mangiato il McItaly.
Si incazza, dicevo, e scrive letterine i cui passaggi salienti sono: “With regret, we are forced to deliver bad news to this kind of left: Stalin is dead. And we can safely bet he never set foot in a McDonald’s”, infatti, e “Then, we will become modern Jesuits and try to “convert the infidels” of the left, who have never dirtied their hands by working in the fields. They are the same people who, after preaching against those who – like me – work to ensure quality as a right for everybody instead of a luxury for élite consumers, run towards the ‘Organic Food’ aisles of supermarkets with their heavy wallets and light consciences“. Moderni gesuiti contro vetero-stalinisti, la perenne lotta del bene contro il male prosegue.
Ma l’olio, la mozzarella, il vino, i salumi italiani son certificati, dice Zaia, trattasi di roba buona. Infatti, basta attenersi alle ultime settimane di cronaca: mozzarella, olio d’oliva, vino, salumi e altra roba. Ma, ovviamente, nemmeno questo è il punto.
Il punto – forse – è: Giovanni-detto-Ivan, il signore da cui vado a mangiare ogni giorno, mi prepara pasti a base di insalata italiana proveniente da via Gramsci e prodotta entro dieci chilometri, pane italiano prodotto in via Crispi, acqua italiana proveniente dalle fonti San Pellegrino, pasta italiana prodotta a Parma, boeri italiani prodotti a Milano, un bicchierino di Sammarzano Borsci, italiano anche quello, prodotto in Puglia.
Oggi gli dico di chiedere il patrocinio del Ministero.
l’angolo della poesia
Ho un nuovo eroe.
E’ un signore, classificato come slavo da qualche mezzo di informazione, che qualche giorno fa si è soffermato a lungo di fronte a Palazzo Grazioli, residenza romana del proprietario di Mediaset.
Notato dai poliziotti, dopo qualche ora, è stato fermato. “Sto aspettando S.B.” ha detto lui.
I polismani, insospettiti più o meno giustamente, l’hanno perquisito e gli hanno trovato le tasche piene di bulloni. Come da figura.
Lui, il mio eroe, per giustificare la propria presenza di fronte alla reggia di sua maestà ha detto la cosa che lo qualifica come genio e mio eroe sempiterno, testuale: “Volevo dargli una poesia”.
Una poesia. Dare una poesia. Se questo non è genio, non so davvero cosa sia.
che poi uno non ci crede
E invece, eccolo da vedere:
E il patrocinio non basta. Dice il ministro: “McItaly ci consentirà di dialogare con i giovani, lavorando sul loro imprinting gustativo”. Ma porc… Sono parecchio basito, ma riesco ancora a mandare un non tenero fanculo a Zaia. Eccolo: fanculo, Zaia, te, il patrocinio, i panini e il tuo imprinting.
Serra e l’iperbole di ritorno
Michele Serra su L’Espresso tiene una rubrica nella quale fa largo uso dell’iperbole. Oh, prima di tutto, io mica leggo lespresso. Ci tenevo a chiarire. Tornando a Serra, nella sua rubrica utilizza con costanza un espediente retorico a prova di bomba: l’iperbole. Ovvero, da un pretesto qualsiasi costruisce un elenco di punti uno più paradossale dell’altro nei quali inventa situazioni irreali concatenandole in un climax, e l’effetto comico di solito viene da sé. Collaudatissimo fin dalla notte della retorica.
Comunque, questa settimana il pretesto iniziale è la tecnologia 3d e il cinema iper-teconologico, e lo svolgimento è una rassegna immaginaria delle future innovazioni in campo cinematografico per stupire gli spettatori: prolunghe nasali per percepire gli odori e roba così. Insomma, tutta ‘sta pappardella per dire che questa settimana ha decisamente azzeccato il finale. Eccolo:
“Da tempo a Hollywood si vocifera del tentativo di superare perfino il 3D grazie a una tecnologia sbalorditiva, il ‘real movie’. In gran segreto, negli studios della XVII Century Fox, si sta tentando di mettere in scena il più popolare tra i drammi scespiriani con attori in carne e ossa che recitano davanti agli spettatori. Uno speciale schermo, detto ‘sipario’, si apre per consentire l’ingresso degli attori, che recitano Shakespeare in costume d’epoca, abolendo il tradizionale proiettore. “È impressionante”, dicono i pochi fortunati che hanno potuto assistere alle prove, “sembra di essere a teatro”. L’unico problema è che il ‘real movie’ può essere programmato solo in una sala per volta”.
ancora sei settimane d’inverno
Punxsutawney Phil, la marmotta Bernacca, ha visto oggi la sua ombra, quindi ci becchiamo altre sei settimane di inverno. La marmotta ha parlato, inchiniamoci alla marmotta. Perché il giorno del responso è oggi ed è già accaduto. Se domani mattina vi doveste svegliare e leggerete ancora questo post, preoccupatevi, le cose si stanno ripetendo. Se invece fate un clamore bestiale per una marmotta che esce da una pianta, preoccupatevi di più.
La prova di domani: un segretario di ForzaItalia di Baranzate verrà osservato mentre legge un libro e se dovesse riuscire a leggerlo tutto senza morire, il raccolto di grano di questa stagione sarà copioso.
Benvenuti signori all’edizione di quest’anno la decima del premio “disco bello” città di Sant’Agapito Terme che voglio ringraziare Moroni Gomme, Calindri il Centro dell’Estetica, Fazzàni il Panino del Modello e DiskoMeduza, il nàitt per tutte le belle donne, per il sostegno che danno a questa bella iniziativa e in attesa che arrivi il signor sindaco dottor architetto Limazzi per un salutino io voglio consegnare il premio 2010 come sempre una bellissima incisione dell’artigiano maestro Mozzani ai vincitori di quest’anno che a insindacabile giudizio della giuria hanno prodotto il più bel disco dell’anno a giudicare dalla bella copertina… eh sì perché qui da noi il bello del concorso è che valutiamo la bellezza di un disco dalla copertina senza ascoltarlo siamo gli unici in Italia e persino dal giappone ci hanno contattato per la bella iniziativa perché se una copertina è bella allora anche il disco deve esserlo come dice il poeta Salvetti. Il premio per la più bella copertina dell’anno va dunque a Francesco Cusa e Carlo Natoli che si chiamano come gruppo The Bodyhammer e fanno musica giézz e a giudicare dalla copertina faranno tanta bella strada. E concedetemi una battuta mentre vi mostro la copertina —————————–>
che se quel pittore francese aveva dipinto l’origine della vita voi con il vostro disco avete rappresentato l’origine di cosa? Lo dico per le signore che in ultima fila non vedono bene sì, si tratta di come dire? ehm.. sì, un ano, ihih, un bucodiculosfintere umano, che bellezza, stasera si ride a Sant’Agapito Terme. E che belli i giovani che fanno delle cose nuove, perché io lo ripeto sempre i giovani sono il futuro.
Arrivederci all’edizione dell’anno prossimo ciao a tutti e grazie.