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ténnica

FOSStituire il possibile / Puntata 5.2: ancora gamez!

di gnappolo.
Dopo lo sparatutto Urban Terror prosegue la piccola rassegna di giochi open source.

Open Transport Tycoon ———-
jack_playmobilIn prospettiva isometrica (come SimCity), ma qui si comanda una compagnia di trasporti (detta in europeo: un’autorità per il trasporto di persone e merci), pertanto bisogna costruire strade, ferrovie, aeroporti, porti, e soprattutto comprare treni, bus, camion, ecc. per collegare diverse città e mandare i mezzi a raccogliere passeggeri e posta e diversi tipi di merce (che, trasformate dalle fabbriche, diventano altra merce a trasferire) per guadagnare (soldi e fama). Imperdibile soprattutto per gli aspetti ferroviari (con segnali, scambi, roba da sballo). Non è di per sé divertente, non è un gioco che ci si sbudella dalle risate. Ma le sfide non finiscono mai e ci si può creare mappe personalizzate o scaricare quelle (già fatte) di paesi interi. Semplicissimo, gira solo su Win, ma gli basta un qualunque computer, purché vivente. Richiede di avere installato Transport Tycoon originale (si trova facilmente in rete). Io lo gioco da anni e ne sono ormai diventato un’appendice.

Wormux ————————-
Ho iniziato a giocarlo su Linux, solo per scoprire che gira anche su PC, Mac e sul pennello cinghiale (cioè, non richiede hardware speciale). E’ un clone di Worms, ma in qualche modo per me è migliore (ad es. perché si gioca non solo con vermini, ma con pinguini, gnu, volpi di fuoco, ecc. Traduco: le squadre sono costituite dalle mascotte di diversi programmi FOSS!). Due squadre di n personaggi si combattono sparando a turno in un mondo visto di profilo, e scegliendo armi con caratteristiche diverse (bazooka, bombe a grappolo, pecore esplosive, ecc..). Ad ogni tiro bisogna scegliere alzo e intensità del colpo e sperare di non spararsi sui piedi. Bellissimo, incredibilmente semplice ma davvero affascinante, diverte e appassiona tanto che può succedere di incazzarsi di brutto… e soprattutto essendo a turni è ottimo da giocare in due sullo stesso PC (mai dovuto intrattenere un nipote?).

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nemici

meno cinque al 25

uovacuorePerò non mi può illudere così: non mi può dire che sarà a Milano il 25, vivo in mezzo a noi, e poi invece come al solito non viene e, magari, stavolta dice che deve andare a L’Aquila che là hanno bisogno. Io ho un cuoricino speranzoso e non sopporto di essere illuso e poi tradito, anche se fosse con gli aquilani. Perché se venisse lui, quel giorno sarebbe davvero bellissimo e io ne sarei davvero contento, perché con Gianni Pilo nel 1994 e con il babbo carrotrasportato della Moratti non mi ero divertito tanto, ma con lui sarebbe meraviglioso. Però, Silvio, non dirmelo all’ultimo se vieni o no, perché io devo mettere le uova dietro al calorifero per tempo e pensare bene a che cosa dirti. Quindi, ti prego, questa volta non fare annunci che poi non rispetterai: c’è gente che soffre se non vieni.

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politicona

dichiaro ufficialmente: iniziata la campagna elettorale

Meno tredueuno e via, campagna elettorale iniziata: d’ora in poi e fino al 7 giugno, al 21 giugno, a novembre 2008, a giugno 2009 in caso di posticipo del referendum, siamo ufficialmente in campagna elettorale. Il turbinio elettorale non mi delude mai: più velenoso di quella biscia velenosa della moglie del Pacciani, più attaccabrighe degli avvocati di madri snaturate di Cogne, più saltafossi delle eroiche biciclette, più scavalcapreti di un politico napoletano di centro alla vigilanza RAI, ebbene io appena si entra in campagna elettorale entro in fibrillazione e divento un po’ barzotto. Già la campagna scorsa mi diede grandi soddisfazioni (qui e segg.) ma questa promette petardi piantati nella schiena, sebbene il premio europeo sia meno ambito (chissà perché, poi). Dunque, si parta.
Due indicazioni pratiche: chiunque abbia materiale interessante non esiti a scriverci su due righe e me le invii a scopo pubblicazione; per i vergognini, basta il materiale e le due righe ce le metto io (ma è meno bello). Si condivida, dunque (posta[at]trivigante.it).
E ora, per iniziare degnamente, segnalo il generatore di cartelloni dell’UDC, dell’uomo del vino (segnalato dal già pronto trofimov): recativici, inventate, salvate il jpg e inviatemelo, che facciamo la bella galleria. Io apro:

udc

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il nulla

io dico: peccato

volkswagen_towerQui a destra un’immagine della supertorre della Volkswagen a Wolfsburg, per lo stoccaggio massivo delle auto VW.
Piuttosto ganza, dico io, e di più se si osserva il braccio in movimento che sposta le auto: qui.
Certo che è un gran peccato, però, e non nascondo la mia delusione, che la torre neo-fantascientifica sia dedicata a quella cosa stupida, anacronistica, orrenda a vedersi e iperdatata che sono le automobili: dal 1908, in sostanza la stessa, medesima cosa fritta e rifritta, con uno stupido motore alimentato a benzina-gasolio-gas invece che a ioni di idrogeno pressurizzato oppure, che so, a frittura di leghista. O a immaginazione. Possibile che siamo ancora qui a sbavare sulla Ford T? Incomprensibile.

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estasi

puro sbeffeggio

Le cose, se fatte con cura, vengono molto meglio:

ilovep2p

via cassonetto bananarchico.

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ténnica

il cassonetto bananarchico

Il tumbler è un bicchiere per cocktails, alto o basso a seconda del preparato da introdurvicisi. Ma è anche un nemico di Capitan America, un acrobata, il nome di una macchina per dare la cera, il nome di una delle macchine di Batman eccetera eccetera eccetera.
Nel caso della bananarchia (e non solo, chiaro), la versione contratta tumblr indica a sua volta la contrazione di un blog in un tumblelog, ovvero la raccolta rapida di appunti, links, simil-segnalibri e selvaggio accumulo di media varii, senza necessità di commento o altro, il tutto molto agile e senza troppi patemi d’animo sulla costruzione del pezzo.

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nemici

le prostitute e i pruriti di alcuni fondamentalisti religiosi

O di come la realtà sia sempre più complessa e sorprendente di quanto ci si aspetti.
La Russia ha attualmente uno dei più alti tassi di infezione da sifilide del mondo, a livello di alcuni paesi dell’Africa subsahariana. E lo stesso può dirsi per l’infezione da HIV, che in Russia ha uno dei tassi di crescita più sviluppati del pianeta: poiché la maggior parte delle infezioni hanno avuto luogo dal 1999 in poi, è chiaro che la diffusione non è che all’inizio.
La Russia, insieme all’ex blocco sovietico, è anche il maggior esportatore di prostitute al mondo, ucraine moldave ungheresi romene e slave, seconda solamente ad alcuni paesi africani. Il che, evidente, va di pari passo con la diffusione delle epidemie e l’abbassamento del tasso di fertilità nei paesi colpiti.
coin_40bcDomanda: qual è il paese al mondo che importa il maggior numero di prostitute russe e slave? Risposta: Israele. Esatto, proprio quel paese nel quale gli ultra-ortodossi dieci giorni fa hanno cancellato dalle fotografie del nuovo governo le immagini delle due donne ministro. In fondo, sono due aspetti del medesimo problema: più si stringono i cordoni della morale, più si umiliano le donne e più i pruriti, da sfogare lontano dagli occhi della famigliola perfetta, crescono.

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trivigantismi

munuocchin’ uorldbag men

Gentile popolo della Rete,
come l’uomo che balla nei posti del mondo, o il nano da giardino di Amélie, anche io ho un soggettino da proporre all’attenzione virale: l’uomo che tenta di fare moonwalking nel mondo sempre con la stessa borsa (munuocchin’ uorldbag men) e su superfici diverse.
Orbene, questo eroe della danza moderna con borsa io l’ho scoperto tempo fa in una bidonvìl vicino Zurigo e sto pensando di lanciarlo sul mercato sottostante, in virtù di una certa sua qual abilità che, al pari di altri numerosi artisti della rete, potrebbe rendere famoso lui e me. Invitandolo a eseguire le sue performansìs in ogni dove terracqueo e riprendendolo con attrezzatura fintamente dilettantesca, io vorrei che cotesti videi e il culto per il figuro si spandessero in molti forum e blogs, così da diventare un fenomeno anche lui.
Anche perché non capisco come mai molti sì e lui no.
Sono dunque lieto di presentare il munuocchin’ daunander e il munuocchin’ magiaro:

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trivigantismi

storie al telefono

storie_telefonoTeologica bislacca: “Un angelo annuncia a una giovane che concepirà il figlio di Dio; lei è perplessa ma accetta. La casa della giovane, poi, vola fino a Loreto” (140);
letteraria da bar: “Un vecchio cieco narra di quando i Greci s’incazzarono, attraversarono il mare e con un cavallo distrussero Troia per riprenderne un’altra” (138);
letteraria da italia unita: “Nell’Italia del Seicento due ragazzi s’amano, però la peste e i nemici spagnoli dicono no all’unione. Però, il bene e un prete fanno sì che” (136);
letteraria metafisica: “Un uomo di mezza età fa una visita guidata nell’aldilà, incontra un sacco di gente, sente la fanfara dei cieli, e alla fine esce che è buio” (139);
politica verosimile: “Un fascista materassaio fonda un circolo segreto con gli amici, nerovestiti con i compassi. Parrebbero pirla, invece governarono il paese” (137);
para-infantile: “In case di funghi, un popolo di omini blu vive in una società rigidamente maoista, condivide una sola donna e lotta contro un mago fascista” (139).

Sono le storie al telefono ma le favole valgono ancora: può qualunque storia essere narrata in 140 caratteri, ovvero la misura standard di un sms? Può una storia complessa aderire alla misura aurea della comunicazione odierna? Può. E senza bisogno di ricorrere alle “kappa” e alle abbreviazioni imbarazzanti, ché qui si comincia ad avere un’età.
Le regole del gioco sono dunque semplici: massimo 140 caratteri, vale qualsiasi tipo di storia, più è intricata e maggiore è l’onore del sintetizzatore estroso. Per semplificare la creazione, suggerisco un comodo strumento di conteggio istantaneo: questo.

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memoria

recenti esportazioni di civiltà

caramelle_tripolitaniaNel 1907 fu inaugurata a Tripoli la prima scuola per portatori di handicap e per l’insegnamento ai sordomuti e ai disabili in generale.
Nel 1908 nella sola Tripoli si pubblicavano otto tra quotidiani e settimanali nelle varie lingue: arabo, turco, italiano ed ebraico.
Nel 1909 a Tripoli si potevano contare venti scuole ebraiche, cinque scuole elementari italiane, una scuola inglese e una francese, per citare solo le scuole straniere.

Nel 1911 il governo Giolitti decise di esportare la civiltà in Libia.