Gian Maria Volontè interpretò Nicola Sacco nel film di Montaldo del 1971 e, quando si trattò di recitare il lungo monologo in propria difesa (“la società nella quale ci costringete a vivere e che noi vogliamo distruggere, è tutta costruita sulla violenza: mendicare la vita per un tozzo di pane è violenza; la miseria, la fame a cui sono costretti milioni di uomini è violenza; il denaro è violenza; la guerra; e persino la paura di morire che abbiamo tutti ogni giorno, a pensarci bene, è violenza“), Volontè si preparò a lungo. Quando si dichiarò pronto, cominciò a recitare l’intera scena, come era solito fare.
Si racconta che dovette interrompersi e ricominciare perché una comparsa, che interpretava un poliziotto alle spalle di Nicola Sacco, scoppiò a piangere per il pathos e la carica dell’interpretazione di Volontè e ci volle un bel po’ perché si riprendesse.
Potere delle parole, dei pensieri (e del magnifico Volontè).
E’ una storia che mi piace ricordare.
2 risposte su “e il giudice disse: “bastardi anarchici””
Grazie, per averla ricordata.
certe parole, così dirette e pulite, scoperchiano sempre qualcosa in chiunque abbia ancora un po’ di midollo e coscienza. Grazie, anche quest’anno.