nucleare: è questo che vogliamo?

Sette incidenti nucleari accertati in Italia, quanti non saranno noti?, e sono più di vent’anni che non produciamo più energia atomica.
Ma gli incidenti proseguono (vedi 2006), nel senso che non è che quando si decide di chiudere una centrale si spegne la luce e si va a casa.

Non solo: le centrali rilasciano radioattività nell’ambiente anche nel normale funzionamento, senza incidenti. I bambini che abitano vicino alle centrali corrono maggiori rischi di contrarre la leucemia. Per non parlare di campi e animali. E, per gentile carità, non faccio cenno alla questione delle scorie, all’esaurimento dell’uranio e al fatto che le centrali vengono costruite per legge dall’esercito.
In Germania hanno deciso di chiudere l’argomento, in Francia – il paese più nuclearizzato del mondo – stanno seriamente prendendo in considerazione l’idea di abbandonare tutto il sistema energetico nucleare, direi che è ora che anche noi ribadiamo il nostro no. Votando sì.

Se avete deciso di non votare o di votare no, spero davvero che vi costruiscano una centrale nel tinello. Non vi lamentate, poi.

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