FOSStituire il possibile / Puntata 7: le cose tipo Office

di gnappolo.
In questa puntata conosceremo software tra loro molto diversi, accomunati dall’uso per le “normali” attività d’ufficio (scrivere, far di conto, project management ecc). A differenza dei compressori, qua la comunità FOSS si è ritrovata a spendere tanto tempo per produrre un tipo di Ufficio_Parisi04software (penso ad esempio al miracolo OpenOffice) molto complesso e vasto, eppure eccezionale e oggettivamente competitivo. Anzi, nelle cose “tipo office” scopri come il software commerciale (penso all’Office di Microsoft) si sia imposto solo spacciandosi per “standard” ma facendo di fatto come uno spacciatore di eroina, che ti pompa sempre più (quanto ci mettevate ad aprire un documento word nel 1999 con Office 97? 55 secondi? Nel 2007 con Office XP e un PC 10 volte più potente ci mettevate lo stesso tempo. Dice niente?). Gli “standard” sono un’altra cosa: se aprite e salvate un file completo in formato “DOC Microsoft Word 97/2003/XP” con Word XP il risultato è uno. Fatelo con Word 2003, e il risultato è un altro (non sto scherzando). Questo NON è uno standard, è una porcata. Microsoft lo sa, ma non vi impedisce di credere che i suoi formati siano “standard” in virtù del fatto che sono i più diffusi. E non lavora per rendere migliore il formato (leggi: compatibile con le versioni precedenti dei programmi), piuttosto lavora per costringervi a passare alla versione di Office nuova fiammante (e pesante).
Per i curiosoni, un formato “standard” è quello che non cambia in funzione dell’applicativo che lo salva, e che funziona in modo identico con qualunque versione dello stesso software. “Cioe? Vuoi dire che posso addirittura aprire con la versione 3 un file salvato con la 5? Naaaa…” Provate, curiosoni!

OpenOffice
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Ovviamente in una rubrica sul FOSS non può mancare OOo. E’ a dir poco eccezionale e commovente che esista un programma così completo e stabile. Per chi non lo conoscesse, è una suite office completa e FOSS, che comprende un word processor (scrivere) un foglio elettronico (calcoli) un programma per le presentazioni, uno di disegno, e altre amenità minori. Inizialmente era stato sviluppato da SUN Microsystems (che ancora vende il progenitore, StarOffice, in una versione deluxe), la quale ne ha poi rilasciato il motore alla comunità, che ha confezionato OpenOffice, ora alla versione 3.1.
Ufficio_IMG0090Ci sono ancora alcuni problemini (lo dico con esclusivo riferimento alle funzioni che uso io) a importare correttamente i file MS Office originali. Nel 95% dei casi va tutto ottimamente, ma quel 5% di casi (in word: tabelle, intestazioni e pié di pagina…) non lo fa proprio bene e si perde tempo a correggere.
Invece è assolutamente perfetto per i file NATI in OpenOffice, questo sì! E infatti la transizione sarà lenta, ci sarà un lungo periodo di convivenza con MS Office, ma il passaggio ci sarà! Se posso dare un consiglio: quando dovete creare un file da zero (foglio di calcolo, documento o presentazione che sia) provate a farlo con OpenOffice. Quando avrete fatto magari vi direte: “ma dai, pensavo fosse tutto più complicato…”. E comunque per chi non lo sapesse, se OOo apre male i file di Office(di sicuro  fino alla versione 2003 compresa) è tutta e solo colpa di Microsoft e delle specifiche “proprietarie” dei suoi formati. Qualcuno continua a sostenere che questi sono “lo standard”, ma così non è. Sono brevettati, pertanto nessuno può ricostruirne uno davvero uguale, ma può provarci.

Funzioni da sottolineare di OpenOffice:
– il navigatore (in Writer), che è come la mappa documento di Word ma fa molto molto di più (trova tabelle, figure, didascalie ecc). Utilissimo!
– Salva direttamente in PDF: Click, PDF. Finito. (proprio così: senza interfaccia e senza bisogno di altri programmi). Godimento unico che permette ai più di non dover usare altri programmi.
– Le formule di Calc sono ormai sostanzialmente identiche a quelle di excel, specie quelle più diffuse (per le altre cambia pochissimo e la sintassi è altrettanto facile). L’unica cosa ancora non importabile sono le applicazioni in VisualBasic (ne avessi mai usata una…).
Curiosità: OpenOffice è gratuito, ma molti utenti NON si registrano perché hanno ancora la mentalità tipica di chi usa programmi piratati… (zitt zitt!) che porta a “far finta di niente” (storiella divertente: la fondazione OOo ha creato un “crack” per invitare a usare OOo, perché finché non veniva /proprio crackato/ molti lo installavano ma non lo usavano. Il crack è una schermatina che finge di frullare poi banalmente dice qualcosa tipo “questa versione di OpenOffice è stata crackata con successo ed ora è liberamente utilizzabile”).

Registratevi: non ve ne verrà quasi nulla (tutto il software è comunque utilizzabile), ma innanzitutto aiuta la “OpenOffice.org Project Organization” a tenere una statistica degli utenti reali, e avrete accesso a qualche documento di documentazione (leggi help) sul sito SUN. E poi (lo dico perché ci sono passato) è una sensazione veramente nuova registrarsi come utente di un software così completo e non sentirsi proprio minimamente in colpa. Già è uno shock scoprire che non devi puntare a fregare nessuno… Registrarsi è un modo molto bello per iniziare a “sentirsi parte” del mondo del free software e non essere solo “users” (usatori, sfruttatori, utenti… consumatori).
REGISTRATEVI!

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