(il primo lancio del Corriere era proprio così. Magari ne avesse avuti dieci).
Categoria: nemici
Nazisti mongoli
Oggi Repubblica mi informa che in Mongolia una frangia di neonazisti si oppone all’imperialismo cinese, facendo bello sfoggio di svastiche e coprisedili neonazisti (bisognerebbe farli incontrare con i nazisti gay dell’Illinois, è chiaro). Eccone uno:
Cosa poi ci faccia dietro quella parete di mutande non è dato sapere.
Comunque, un nazista mongolo non l’avevo mai visto.
O, anzi, a pensarci bene bene, eccome se ne ho visti. Eccome.
già era una bella festa il due agosto
Dai, adesso avanti con l’altro
Quanti saremo, noi nati sotto un governo Andreotti? Milioni?
Tua sorella.
(tag: alta politica)
e non piangerà nessuno
O, come diceva qualcun altro: That’s when they finally put you in the ground / I’ll stand on your grave and tramp the dirt down.
Oggi indosso la mia maglietta nera “I still hate Thatcher” e non smetterò certo di portarla.
aggiornamento:
Faccio mia la battuta migliore della giornata, di Ken Loach: «Privatizziamo il suo funerale, facciamo un’asta e accettiamo l’offerta più economica. È quello che avrebbe voluto».
Un fine appassionato di libri antichi, dalle frequentazioni varie, il promotore della pubblicazione dei diari di Mussolini (chi ha detto falsi?), ispiratore della fondazione della più grande novità politica degli ultimi vent’anni, viene accusato di un reato molto grave, condannato in primo grado e si profila una condanna anche in appello. Che può fare una persona così, per difendersi?
Vendere casa al proprio migliore amico che, in virtù dell’amicizia appunto, ci aggiunge qualche soldino in sovrappiù, trasferire i propri risparmi di una vita su un conto sicuro intestato alla moglie, comprare una nuova casa in luogo sicuro, far richiesta di una nuova cittadinanza, riceverla, e tenere pronto un biglietto aereo aperto sul comodino, la valigia apprestata e un tassista sotto casa che aspetta.
Gli elementi della faccenda sono dunque: 10 milioni il costo reale della casa venduta e 23 milioni il prezzo pagato dall’amico; Miranda Ratti la moglie, indagata per riciclaggio aggravato; il luogo è la Repubblica Domenicana ed è sicuro perché non concede l’estradizione per nessuno nè rogatorie; la cittadinanza è un foglio che effettivamente alcuni giorni fa ha ricevuto; la condanna sono 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa; la sentenza d’appello dovrebbe arrivare entro l’anno e ha sapore di condanna, ancora.
Cose che di sicuro lo faranno sentire a casa: il partito di governo è il PLD, e quasi ci siamo, e Santo Domingo è gemellata con Milano.
Il resto è futuro, a breve: il vigliacco, spudorato fino al punto di dire: «Da noi ormai non si può più vivere, meglio Santo Domingo», è pronto alla fuga, come tutti i vigliacchi. Il nome? Ovviamente Marcello Dell’Utri.
Spero incontri qualcuno armato di cric sulla strada per l’aeroporto.
vai, caro, vai.
Polverini eri, polverini ritornerai
Mi piace ricordarla così, tutta presa dall’attività di governo e dedita alla nutrizione dei mentecatti.
il senso civico delle persone
Ancora con il cuore dolorante per il furto della mia bici nello scorso luglio, continuo tuttora a chiedermi come possa essere successo.
Ovvero: non capisco come possano esistere mostri che rubano le biciclette. Proprio non capisco.
Ora, ho un nuovo interrogativo: e se non fosse solo un problema di ladri?
Casey Neistat, che è un filmaker di NY, per estasi della performance e per testare il senso civico dei suoi concittadini, ha provato a rubarsi la bici.
Prima ci ha provato lui, peraltro con ottimi risultati, poi ha chiesto al suo amico Malik, che come dice lui “aimblack” e quindi più a rischio, di rubargliela. Poi, non contento, si è messo a segare la catena con una bella sega rumorosa. Il tutto senza mai nascondersi.
Ecco i risultati (il link è sull’immagine oppure cliccando qui):
Ora so, ora so perché.