A Napoli ventisei operai e civili vengono uccisi negli scontri con le forse di occupazione.
A Linate (Milano) viene fucilato un civile dai tedeschi.
A Napoli ventisei operai e civili vengono uccisi negli scontri con le forse di occupazione.
A Linate (Milano) viene fucilato un civile dai tedeschi.
A Nola (Napoli) sette civili uccisi dai tedeschi per rappresaglia.
A Belfiore (Verona) un sacerdote viene fucilato per aver favorito la fuga di alcuni soldati italiani.
A Pistoia sette civili fucilati perché sorpresi ad asportare materiali abbandonati da una caserma in città.
A Milano quattro civili fucilati perché sorpresi ad asportare materiali abbandonati da una caserma in città.
A Barletta (Bari) dodici civili uccisi dai tedeschi per rappresaglia.
A Napoli ventisette civili uccisi durante gli scontri con le forze di occupazione.
A Lanciano (Chieti) ventidue civili uccisi durante gli scontri con le forze di occupazione.
Ad Ascoli Piceno una donna viene uccisa dai soldati tedeschi.
A Poppi (Arezzo) i tedeschi chiudono quattordici persone in una cantina e ne uccidono undici. Mentre si allontanano, uccidono altri otto civili incontrati per strada.
A Mantova una donna viene uccisa con un colpo di pistola mentre cerca di dare del pane ai soldati italiani prigionieri.
Ad Alberona, Carlantino, Candela, Vieste, Celenza (Foggia) cinquantuno civili uccisi nel corso dei combattimenti tra tedeschi e inglesi.
A Massa Carrara il parroco, dopo lunghe torture, viene ucciso per aver aiutato un ebreo.
A Nola (Napoli) uno studente viene ucciso in circostanze imprecisate.
A Maschio (Savona) un portuale accusato di aver gettato una bomba a mano contro un automezzo viene fucilato.
A Castellaneta (Taranto) venticinque civili restano uccisi negli scontri tra tedeschi e inglesi.
A Nettuno (Roma) un civile viene fucilato, senza apparente ragione.
Consultato l’orario dei treni e persa la carta d’argento, Vittorio Emanuele III decise che a Brindisi era meglio andarci in macchina.
A Moggiona (Arezzo) diciotto civili fucilati da un plotone comandato da un ufficiale italiano.
A Russi (Ravenna) nove civili vengono impiccati in rappresaglia per la morte di un soldato tedesco (che poi si scoprirà essere stato ucciso da un commilitone).
A Camaiore (Lucca) dieci civili vengono impiccati in rappresaglia per la morte di un soldato tedesco.