A Ponte sul Serio (Ravenna) sette giovani arrestati a Lugo vengono fucilati e i loro corpi gettati nel fiume.
Categoria: memoria
A Guadagnolo (Roma) il parroco viene fucilato con l’accusa di aver fatto segnalazioni agli angloamericani.
A San Paolo dei Cavalieri (Roma) un civile viene fucilato per motivi non noti.
A Pieve di Soligo (Treviso) una bambina di un anno viene uccisa dai tedeschi, senza ragione.
A Pietralata (Roma) per punire la popolazione che ha saccheggiato una caserma, i paracadutisti della Wehrmacht fucilano dieci giovani ostaggi.
A Roccaraso (L’Aquila) in località Pietransieri, in rappresaglia all’uccisione di due soldati tedeschi, vengono fucilati centoventotto civili nel corso di dieci giorni, tra cui cinquanta donne e trentuno bambini minori di quattordici anni.
A Massa Lombarda (Ravenna) cinque giovani, di cui quattro fratelli, uccisi dai tedeschi nel corso di un rastrellamento notturno. Un uomo novantenne inveisce contro i tedeschi, per questo viene colpito con un forcone e gettato vivo in un pagliaio in fiamme.
A Traverselle (Torino) due civili fucilati e cinquantaquattro case bruciate da reparti della Wehrmacht misti a mercenari russi.
A Roccaraso (L’Aquila) diciassette civili uccisi in quattro giorni per la mancata collaborazione della popolazione alla costruzione di appostamenti difensivi.
A Fornelli (Isernia) un contadino viene fucilato perché si oppone alla requisizione del suo unico asino.
A Caiazzo (Caserta) ventidue civili vengono assassinati dai soldati della terza divisione granatieri corazzata in ritirata, con l’accusa di essere sospetti partigiani: in realtà si tratta di sfollati, tra cui vi sono sei donne e nove bambini.
A Toano (Reggio Emilia) un reparto tedesco, aiutato da alcuni brigatisti neri di Sassuolo, fucila e impicca undici giovani del paese.