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21 gennaio 1944: il calendario della memoria civile

A Sant’Agata (Chieti), trentacinque civili tra cui donne e bambini vengono rinchiusi dai tedeschi in una casa che viene poi colpita e incendiata con granate.

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la civiltà inglese nel 1954

In quegli anni la Gran Bretagna, va da sé, era sulla cresta dell’onda: guerra vinta, nuova regina, bomba atomica nuova di zecca, un impero che sì scricchiolava e perdeva pezzi ma era pur sempre un impero, l’inglese conquistava l’economia, la cultura e la comunicazione, la crisi di Suez era ancora di là da venire e, per dirne una bizzarra, Churchill oltre a fare il primo ministro aveva appena vinto il Nobel per la letteratura.
Da Londra si facevano e disfacevano governi, pure legittimi (Malesia, Kenya, soprattutto l’Iran), e si tiravano le fila con piglio da condottieri del mondo, ben consci del proprio ruolo, vero in parte e in parte assunto, di guida politica, economica e culturale, secondi economicamente ai soli Stati Uniti ma senza dubbio primi storicamente e culturalmente. Insomma, il punto di riferimento per quasi tutti.

E’ proprio in Inghilterra e nel 1954 che la storia di Alan Turing finisce, ed è una storia che vale la pena raccontare.

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Rosa e Karl

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15 gennaio 1945: il calendario della memoria civile

A Udine, a seguito dell’uccisione del consigliere tecnico della Todt, Kursass, i tedeschi compiono rappresaglia: sedici civili vengono prelevati dal carcere, quindici fucilati e uno impiccato al cospetto della moglie e dei figli.

A Varano Marchesi (Parma) i tedeschi fucilano due civili.

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11 gennaio 1944: il calendario della memoria civile

A Civitavecchia (Roma) i civili Felice Fanelli e Luigi Speroni vengono fucilati dai tedeschi. La ragione è ignota.

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10 gennaio 1944: il calendario della memoria civile

A Pradeboni (Cuneo) Giovan Battista Grosso, sessantaquattro anni, viene prima colpito alle gambe da una raffica di mitra dai tedeschi, mentre sta raccogliendo legna nel bosco, e poi viene finito a colpi della sua stessa accetta.

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Promemoria sull’UDC

Ed ecco che la leggerezza di qualche giorno fa va a farsi friggere.
Comunque: essendo in scena il balletto delle alleanze per le regionali (godiamoci questo momento, perché poi per due anni non si vota, e molti avranno le mani libere, finalmente, tra nucleare, giustizia e palpeggiamenti vari), vale la pena fare un breve riepilogo sull’UDC, oggetto del contendere da destra e, soprattutto da sinistra. Per essere sulla questione.

L’oggetto della contesa, l’UDC, alle ultime elezioni ha preso lo splendore del 5,5%. Una cacata.
Nelle regioni governate dal centrodestra, l’UDC è con loro.
Alle ultime elezioni l’UDC ha candidato Emanuele Filiberto di Savoia e Magdi Allam.
Il segretario nazionale è Lorenzo Cesa, condannato nel 2001 per corruzione aggravata e ora indagato per illecito utilizzo di fondi europei (questo meriterà un capitolo a parte, a breve).
Il vicesegretario è Totò Cuffaro, cinque anni per favoreggiamento a Cosa Nostra, e il resto è anche inutile dirlo.
Il responsabile dell’organizzazione è Saverio Romano, indagato per un bell’affarone con Vito Ciancimino.
Potrebbe essere utile ricordare le posizioni assunte dall’UDC nella passata legislatura, al governo, basti qui dire che ora sono prontissimi, pulsanti alla mano, a votare la legge sul legittimo impedimento per salvare S.B.
Per le prossime regionali, nel Lazio l’UDC ha scelto la candidata del PDL, così come in Calabria (con la differenza che il calabrese ha un passato da far inorridire chiunque).

Quindi, che vogliamo fare? Andare anche stavolta a letto con il mostro? Per poi essere lasciati in mutande a casa da soli a fissare le vecchie foto?
Trivigante dice: che noia. Cazzo, che noia, noianoianoianoianoia. E non ho detto gioia, ho detto noianoianoianoia. E che schifo.

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7 gennaio 1945: il calendario della memoria civile

A Viareggio (Lucca) Maria Luisa Francesconi, di sei anni, viene colpita da una granata tedesca e muore.

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31 dicembre 1943: il calendario della memoria civile

A Boves (Cuneo), già nota per la strage del 19 settembre 1943, i tedeschi colpiscono ancora: tra il 31 dicembre e il 3 gennaio vengono sommariamente uccisi trentasei civili e bruciate oltre quattrocento case.

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30 dicembre 1943: il calendario della memoria civile

A Francavilla al mare (Chieti) l’uccisione di un soldato tedesco che aveva tentato di violentare una ragazza del luogo porta a una rappresaglia nella quale vengono fucilati venti civili.