Impazza la goduria, giustamente, per il nuovo vidio degli Ok Go!, This Too Shall Pass. Notevole.
Se si assume, però, che l’innovazione e l’originalità siano valori assoluti, e io non lo credo, è comunque necessario citare il passato. In questo caso specifico, il capostipite del mini-genere è uno spot della Honda del 2003 che, ricordo, ci aveva colpito parecchio, allora.
Niente di nuovo sotto il sole, dunque. Ma immaginare e realizzare qualcosa che non sia mai stato fatto prima è l’unica possibilità di un atto più o meno creativo? E il metro di giudizio deve attenersi sempre e comunque al grado di novità? Attualmente pare di sì, io dico di no.
Perché comporre e suonare un pezzo barocco alla maniera dei maestri ha un proprio valore, assoluto, anche oggi. Credo o, almeno, mi piace pensarlo.
Come che sia, ecco lo spot della Honda e i particolari raccontati:
Categoria: estasi
Soichi Noguchi è un astronauta giapponese. Nonostante, ovvio, dimostri tredici anni ne ha probabilmente duecento e, quindi, gli hanno permesso di andare a svagarsi qualche giorno (!) sulla Stazione Spaziale Internazionale. Poiché è giapponese ha di certo una cinepresa innestata sotto cute, va detto però a suo vantaggio che deve avere un animo poetico, perché grazie alla combinazione di questi due fattori Noguchi ha cominciato a riprendere quello che vede dall’oblò e a postarlo sul suo canale di iutùb. Fantastico. E posta anche fotografie e qualche pensiero su Twitter. Altrettanto speciale che abbia ripreso le coste del Cile e si sia ricordato di noi che stiamo quaggiù e, soprattutto, dei cileni che stanno in Cile: “Our thoughts and prayers to our friends in Chile”.
For here am I sitting in a tin can, far above the world
Planet Earth is blue and there’s nothing I can do.
vita da groupie: dave matthews band
Doppia data concertosa, settimana scorsa, per trivigante e i suoi amici: prima a Milano e poi a Roma per seguire Dave Matthews Band.
Niente mutande tirate sul palco ma poco ci è mancato, per fortuna loro. Se la prima data è stata un poco incerta, causa anche il Palacoso milanese parecchio scadente, i cementi armati del Palacoso romano hanno garantito una migliore performance, sia loro che nostra. Perché la bellezza dei concerti di DMb sta anche nel fatto che il concerto riesce se il pubblico risponde come deve. Vedi Lucca. Un assaggio un po’ ballerino:
Si fecero anche numerosi videi dei due concerti, macchinetta alla mano. Per chi fosse interessato, ecco i riferimenti completi: Milano e Roma.
Adesso comincia la preparazione per il lungo tùr estivo degli AC/DC. Portate pazienza.
l’angolo della poesia
Ho un nuovo eroe.
E’ un signore, classificato come slavo da qualche mezzo di informazione, che qualche giorno fa si è soffermato a lungo di fronte a Palazzo Grazioli, residenza romana del proprietario di Mediaset.
Notato dai poliziotti, dopo qualche ora, è stato fermato. “Sto aspettando S.B.” ha detto lui.
I polismani, insospettiti più o meno giustamente, l’hanno perquisito e gli hanno trovato le tasche piene di bulloni. Come da figura.
Lui, il mio eroe, per giustificare la propria presenza di fronte alla reggia di sua maestà ha detto la cosa che lo qualifica come genio e mio eroe sempiterno, testuale: “Volevo dargli una poesia”.
Una poesia. Dare una poesia. Se questo non è genio, non so davvero cosa sia.
Cheppalle i suoni di uindovs, ecco finalmente un primo set di suoni personalizzati per l’uso più gioioso della macchina compiuta.
Le istruzioni sono: scaricate i suoni che preferite, piazzateli da qualche parte stabile, andate su start>pannello di controllo>suoni e periferiche audio (o audio)>suoni e lì sostituite i brutti suoni con i bei suoni.
Ecco i bei suoni, finalmente, da associare agli eventi:
– avvio
– arrivo posta
– inserimento di un dispositivo
– staccamento di un dispositivo
– errore di un qualsiasi tipo
– spegni
Fateci sapere. Non riproduceteli al contrario, cioè dritti. Seriamente. Potrebbe manifestarsi Satana. O Saragat.
(Naturalmente, ma non lo sto dicendo, è più divertente se li piazzate sui compiuta altrui).
filantropo del picio
Questa è una segnalazione: Michael Palin, dopo innumerevoli battaglie nel fango con i Monty Python e altre incursioni successive, si è dato ai viaggi in giro per il globo terracqueo. Ma con furbizia e intelligenza: per esempio, ripercorrere i viaggi di Hemingway, oppure andare da un punto A a un punto B, lontanissimi tra loro, seguendo una e una sola linea retta, oppure prendersi ottanta giorni e fare, guarda un po’, il giro del mondo passando per l’Albania (dove Phileas Fogg non sarebbe mai, dico mai, andato).
Il bello è che queste cose le racconta, qui e credo su qualche televisione da qualche parte, non so, comunque sia fatto sta che la cosa a me diverte, perché lui sa cosa sta facendo. Bravo, come sempre, ha il diritto di vovesciavmi per tevva.
Gipi da un po’ di tempo, oltre a disegnare, fa anche l’opinionista, piuttosto apprezzato, me compreso. Riporto la puntata numero sette, l’ultima, di stretta attualità che sintetizzo in: cogliere le qualità predominanti.
ah, le cose abbandonate…
Julia Solis fotografa i teatri abbandonati:
Il che, come tutte le cose abbandonate come d’improvviso, a me piace.