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il nulla

a me vien l’ansia

endeuinnerisLogorama.

Duemilacinquecento loghi in sedici minuti di animazione, tra inseguimenti e sequestri, e il risultato è l’oscar per i cortometraggi di animazione. L’idea e la realizzazione è del collettivo francese H5, già noto per clips musicali varie (Alex Gopher, Massive Attack, Goldfrapp e Röyksopp). Per chi avesse desiderio, la versione integrale è qui.
Facile dirlo, un mondo di aziende e acquisti, il resto è ai margini. Sarà anche ben fatto, sarà pur bello, ma a me un filo d’ansia viene.

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ténnica trivigantismi

Bella Scienza – esperimento due: il calamismo

Seconda puntata dei disvelamenti della scienza recondita, il dottor Esther Colonia di Princeton compie il secondo esperimento: il calamismo. A breve, tutta la serie su Rai Due in prima serata, al posto di AnnoZero. Il dottor Mario Knodelhouse sullo sfondo, a supporto.

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trivigantismi

Bella Scienza – esperimento uno: l’esta the

Benvenuti al momento della bella Scienza, una serie che vi mostrerà i misteri della scienza recondita. Oggi il dottor Mario Knodelhouse di Bamberga compirà per voi il primo esperimento: l’esta the. Buona visione.

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memoria

12 marzo 1945: il calendario della memoria civile

A Boves (Cuneo) il giovane Giacomo Perucca viene ucciso per rappresaglia dai tedeschi.

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trivigantismi

59 secondi di… neve marzolina

Avevo già le gemme sulla testa e la voglia di camporella quando, come tutti, sono stato sorpreso dal gelo e dal frigore nevoso.
Per l’ennesima puntata di “59 secondi di…”, la rubrica più inutile della galassia, un altro episodio fatto di soli cinquantanove secondi di qualsiasi cosa venga in mente a me o a voi, che abbia o meno un qualche significato intrinseco e che abbiate voglia di immortalare.
Possibilmente con i mezzi più ridotti possibile.

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memoria

12 marzo 1944: il calendario della memoria civile

Ad Arcinazzo (Roma) i soldati tedeschi, in rappresaglia per l’accoltellamento di due tedeschi, uccidono trenta persone inermi.

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memoria

11 marzo 2004

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memoria

11 marzo 1944: il calendario della memoria civile

Ad Acquasanta (Ascoli Piceno) l’unità speciale Brandenburg delle SS uccide dieci civili, tra cui due bambine arse vive nell’incendio della loro casa.

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l'ora dell'aneddoto

american ueioflaif

Oltre a quella bufala gigantesca del cosiddetto sogno americano, un’altra meraviglia etico-ideologica esportata da quello splendido paese è senza dubbio il mito dell’uomo forte, più in specifico l’epica del rude uomo di frontiera rotto a ogni frangente. Per dirla con la loro retorica ottocentesca, “Log cabin and hard cider man” (“l’uomo della capanna di tronchi e del sidro forte”). Imperdibile, grazie.
Esempio luminoso di uomo-della-capanna-di-tronchi-e-del-sidro-forte fu il presidente americano William Henry Harrison. Il quale, nella campagna elettorale del 1840 prese sonoramente per il culo il rivale Martin Van Buren, il presidente uscente, dipingendolo come una mammoletta effemminata, colpevole peraltro di lasciarsi andare a intollerabili mollezze: egli aveva infatti fatto installare una vasca da bagno della Casa Bianca. Che evidentemente prima non c’era.
Il mito del forte pioniere, poi, è particolarmente interessante perché, come molte altre cose americane, non è necessario sia reale: infatti, Harrison non faceva affatto una vita rude, viveva anzi in una residenza sontuosa e i pionieri li aveva forse visti con il proprio monocolo da lontano, e forse aveva pure una vasca. Ma non importa, in campagna elettorale il populismo pare sia necessario. E Harrison vinse.
Il giorno dell’insediamento, il rude pioniere neo-presidente sfidò una tempesta di neve a Washington per celebrare il proprio discorso ufficiale. Lui avrebbe anche voluto coprirsi ma i suoi consiglieri gli fecero notare che, per rispettare il cliché di uomo che beve sidro forte, sarebbe stato meglio non indossare il mantello e il cappellone. Va bene, e così fu. Bello duro.
Fece il più lungo discorso, ore e ore, della storia dei presidenti americani, e la sfida alle intemperie fu un successo. Solo un po’ di tosse, dopo.
Anzi, una bella polmonite, qualche giorno dopo. Fulminante, un mese dopo. Il 4 aprile 1841, un mese esatto dopo quel discorso, l’uomo della capanna di legno stirava le gambe, come una mammoletta. Secco lui e secco il mito. Anzi no, quello resiste.
Che soddisfazione, però: morto ma titolare di due luminosi record della storia americana, il più lungo discorso di insediamento e il più corto mandato da presidente, un mese. Son soddisfazioni. E cosa conta morire, se puoi avere dei primati? Gli uomini duri se ne fregano, e vincono a ogni costo. Viva.

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memoria

9 marzo 1945: il calendario della memoria civile

A Nonantola (Modena), come rappresaglia per la morte di due soldati tedeschi vengono fucilati diciannove civili sul ponte di Navicello.