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francis il muro parlante: avverbiunque

Scrivere sui muri è arte sopraffina e dovrebbero farlo solamente coloro che sanno ciò che scrivono.
Se poi chi scrive è il Maestro dell’Avverbio (o Maestra, probabilmente), conosciuto ovunquemente in tutta l’Emilia, vien da dire che procede arbitrariamente all’invenzione, talvolta confusamente ma sempre assiduamente e consapevolmente, anche se velocemente e mai lentamente causa polizia, mai distrattamente e di certo frequentemente, sempre di sé direttamente e con tratto precisamente, e la bomboletta si scarica frequentemente, dolorosamente quindi, ma viene ricomprata felicemente e l’attività ripresa amorevolmente. Sul muro parlantemente.

E che nessuno dica: qualunquemente. Grazie, mr. J., calorosamente.

4 risposte su “francis il muro parlante: avverbiunque”

Bentornato Francis, sempre comunque, e ovunque, la ribrica nostra preferita.
L’arte di scrivere sui muri è sopraffina, ma riprendendo Vanessa faccio purtroppo bacchettonissimamente notare che tale arte andrebbe esercitata potenzialmnete solo sui muri tristi, e in special modo MAI sulle (altrui) abitazioni.
La mia città è bolognesemente trasfigurata da chi non crede certo di avere una grafia bellissima, ma semplicemente sa di avere un pennarello e pertanto si crede interessante. E così in 4 e 4-8… TAG! ti rovino un intero centro storico.
Certo Francis è un’altra cosa, lui ci lascia dei messaggi importanti per la vita, comunquemente, e non potrebbero mai e poi maiamente essere scritti malamente.

Due giorni fa ho constatato che la furia censoria ha ahinoi ripittato di giallo il muro di cui sopra, ma grazie a Trivigante, il messaggio di Francis vivrà per sempre!

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