L’altro giorno sul treno della molta velocità faceva un caldo d’inferno, fuori e soprattutto dentro:
Mese: Marzo 2010
Ad Arzignano (Vicenza) quattro operai delle Officine Pellizzari vengono fucilati dalle SS per aver protestato contro il trasferimento forzato in Germania.
Dopo il DNA qui sotto, la scienza non conosce soste. Il dottor Amarillide Smitherson di Lugano compie il quinto esperimento: il vitamine.
59 secondi di… dna
Per la rubrica più fìnfola di tutto il laboratorio, grandesacchetto mi invia i suoi cinquantanove secondi di…, con la segnalazione che chi indovina è amico della bioinformatica. Forza, si accolgono ipotesi finché qualcuno, magari, non ci darà la soluzione (forse a schermo intero qualche indizio in più…). Ipnotico.
Come dice lui, effetto GATTACA per un altro episodio fatto di soli cinquantanove secondi di qualsiasi cosa venga in mente a me o a voi, che abbia o meno un qualche significato intrinseco e che abbiate voglia di immortalare. Possibilmente con i mezzi più ridotti possibile.
radio pirata londinesi
Quando avevo quindici anni un amico mi costruì una radio trasmittente in una scatola di biscotti, e fu così che cominciarono le trasmissioni di Radio Gagarin. Cosa che poi qualcuno, e ne sono fiero, riprese molto dopo. Nonostante avessi ben 250 metri di copertura del territorio, ossia arrivavo fino al semaforo da un lato e alla chiesa dall’altro, la rubrica delle dediche telefoniche non decollò mai, e ancora non mi spiego.
Radio Gagarin durò qualche mese, nei quali di certo qualche soggetto fortunato sentì della gran bella musica, per merito mio che la mettevo su. O, almeno, mi piace pensare che qualcuno ci sia stato. Poi la polizia irruppe e mi sequestrò le apparecchiature, la scatola. No, ovviamente non è andata così, io mollai la cosa e mi dedicai ad altro. Ma sarebbe stato eroico.
Comunque, quando a oggi sento di radio pirata mi commuovo ripensando a me allora, ed è per questo che segnalo la rinascita del fenomeno a Londra, in cui spuntano radio pirata ogni giorno, sia sfruttando le torri antiaeree della seconda guerra mondiale sia i tetti. Matt Mason ne ha appena fatto un bel documentario che vi rilancio: qui.
All’ultimo giorno utile, la guida alle elezioni regionali 2010.
Con poca passione, devo dire, vista la sequela interminabile di fesserie delle ultime settimane, tra decreti interpretativi utili come il casco per san Giovanni Battista, sospensioni e riammissioni di liste, occupazioni televisive, manifestazioni in produzione seriale, proclami balenghi, casi conclamati di corruzione, puttanone e cappotti regalati, arresti fatti e arresti da fare, tentati suicidi, coristi del vaticano in cerca di carne fresca, fratelli papali dediti alla pedagogia maiala, conduttori televisivi che alle soglie dei sessanta scoprono la libertà della rete e via così. Poi, tutti a guardare il nuovo video di Lady Gaga, a compiacersi dell’ironia che non c’è. E tutto va bene, la vita bisogna godersela, magari aspettando il prossimo terremoto. Sono proprio curioso di vedere i dati dell’affluenza, stavolta. Scommettiamo?
Comunque, la guida elettorale è una consuetudine che non posso disonorare, nonostante il disgusto diffuso, e quindi ottempero a ciò che devo. Se il filo conduttore della campagna elettorale è stata la meschineria, ossia la piccolezza, l’adeguata espressione di ciò è la ridicola scheda informativa del Ministero dell’Interno, guidato – mi piace ricordarlo – da uno che se non avesse vinto la superlotteria della vita starebbe vendendo profumi porta a porta. Giustamente.
E ora, il momento tanto atteso, la rassegna delle liste elettorali. Piccolezza anche qui, devo dirlo, di conseguenza sono poche le escursioni nel surreale che tanto mi piacciono, ma tant’è. Questo è quello che abbiamo. Dunque, via.
divieto di affissione
Marco, che è persona intelligente, è andato a vedere da vicino la comunità cinese di Prato, le scritte sui muri per arrivare alle persone. Nonostante la vernice bianca spalmata in fretta dal Comune e gli avvisi dei carabinieri, bisogna avvicinarsi davvero per capire: lui l’ha fatto e chi vuole con lui. Le foto saranno esposte a Pistoia a breve e, spero, in un sacco di altri posti.
A Gubbio (Perugia) i tedeschi, in un rastrellamento, uccidono due contadini e la figlia di uno di essi, accorsa in aiuto del padre.
A Chucal, in Valle d’Aosta, un giovane renitente alla leva viene massacrato con i calci dei fucili da un gruppo di collaborazionisti ucraini inquadrati in un reparto tedesco.
A Braccano (Macerata) trentatre civili vengono fucilati dalle SS per rappresaglia.
A Roma, alle Fosse Ardeatine, trecentotrentacinque civili vengono prelevati dalle carceri romane e vengono fucilati per rappresaglia all’attacco di via Rasella. Dopo l’eccidio, i genieri tedeschi fanno saltare l’ingresso alle cave.