A San Cesario sul Panaro (Reggio Emilia) nove civili vengono fucilati dalle SS. Tra essi, la medaglia d’oro al valor militare Gabriella degli Esposti.
Mese: Dicembre 2009
ma che brutte brutte cose
Quando qualcuno mette una bomba un venerdì pomeriggio in una banca, non restano soltanto morti e macerie. Restano gli sconfitti e i sommersi, vivi e morti che non hanno avuto la possibilità di salvarsi. Chi di noi ha una coscienza è uno sconfitto e come tale è giusto che si senta. Coloro, invece, che la bomba l’hanno sentita direttamente sono i sommersi, coloro cui non è stata data la possibilità di salvarsi; anche se alcuni di loro sono sopravvissuti, con grande forza e dignità, sono stati sommersi.
Il 12 dicembre 1969, anche se lei ancora non lo sapeva, Licia Pinelli era già stata sommersa. L’avrebbe scoperto dopo.
Feltrinelli ha di recente ristampato una lunga intervista di Piero Scaramucci a Licia Pinelli che vale senz’altro la pena di leggere. E si badi al titolo: “Una storia quasi soltanto mia”. Sua perché di Pino si parla, suo marito, sua perché rimase sola come succede quando ti scoppia una bomba in casa e tuo marito vola da una finestra senza ragione, sua perché – e il titolo lo afferma chiaramente – c’è una bella differenza tra essere sconfitti, noi, io, voi, ed essere sommersi, lei e Pino tra i tanti.
Pochi si salvarono, non sappiamo nemmeno i loro nomi, perché nessun processo, mai, riuscì a dirli. Ed erano quelli con i candelotti nella borsa.
l’affresco del futuro
A Faedis (Udine) sei contadini che stanno tornando a Pecolle vengono fucilati perché sospettati di essere partigiani.
A Ciano d’Enza (Reggio Emilia) sei civili vengono fucilati dai tedeschi per rappresaglia dopo uno scontro armato con una formazione partigiana.
un redattore in confusione
en vosotros deposito mi confianza.
“Se Cicerone vivesse ancora tra voi, italiani, non direbbe: “Fino a quando, Catilina, abuserai della nostra pazienza?”, ma piuttosto:“Fino a quando, Berlusconi, attenterai contro la nostra democrazia?”. Si tratta di questo”.
Saramago non solo ha un blog e ci scrive, in modo parsimonioso e ragionato, ma ci segue con attenzione. E avere Saramago al fianco è più che un onore.
“Mi piace pensare che la gigantesca manifestazione di oggi contro la “cosa” Berlusconi, durante la quale verranno lette queste parole, si trasformerà nel primo passo verso la libertà e la rigenerazione dell’Italia. Per fare questo non sono necessarie armi, bastano i voti. Ripongo in voi tutta la mia speranza”.
Per chi volesse leggere Saramago in versione blogger, il posto è questo. Per chi non masticasse, una persona degna di riconoscenza riproduce il blog in modo esatto ma tradotto, qui.
Non sarà inutile ricordare qui che Einaudi, storica casa editrice dello scrittore, si è rifiutata, alcuni mesi fa, di pubblicare l’ultimo suo libro, che conteneva alcuni attacchi, diretti e decisi, a S.B. Liberi di farlo, ognuno si comporta come crede con il padrone, come libero sono io di pensarli vigliacchi, perché lavorare in Einaudi qualcosina dovrebbe insegnare.
Se la concezione è immoccolata, non lo è il munuocchin’ uorldbag men, l’uomo che tenta di fare moonwalking nel mondo sempre con la stessa borsa. In fondo in fondo, il suono arriva molto prima della luce, e non esiste giorno di festa per il m.u.m., che danza per la giustizia e la bellezza:
l’esasperazione dei comportamenti
Venerdì scorso è stato presentato il rapporto Censis 2009 sulla situazione italiana.
Lettura illuminante, come sempre, come le sintesi ragionate possono essere: al di là di qualche sociologismo di troppo, De Rita ha il pregio delle definizioni fulminanti e sebbene i fatti siano piuttosto evidenti a qualsiasi italiano sveglio, l’analisi è un valore aggiunto non da poco.
Sarà che mi ci ritrovo, sarà che il Censis ha sempre un non troppo velato atteggiamento censorio che a me piace (“Quando l’unico limite alla esasperazione dei propri comportamenti diventa la prefigurazione di un reato, oltre all’impunità cresce anche la solitudine sociale, poiché ciascuno può trasgredire senza il rischio dell’indignazione sociale e con molte probabilità di non essere sanzionato”), insomma io il rapporto me lo sono letto e lo consiglio, anche solo come lettura riassuntiva dell’anno che sta finendo.
Non è una lettura divertente, sia chiaro, e non ingenera ottimismo e amicizia verso i vicini di casa, va detto. Ma, tanto, i rapporti sono già tesi così, quindi è piuttosto improbabile che peggiorino alla prossima assemblea condominiale.
Il rapporto è scaricabile all’indirizzo in testa al post, io aggiungo la parte centrale, per chi volesse: qui.