Categorie
il nulla

il cuore troppo troppo vicino al buco del culo

anti-brunetta
http://www.associazioneradici.it/public/sito/?p=299

Categorie
estasi

il trailer del nuovo film pixar

Animazione spinta al massimo e storia avvincente: il cubo.

Categorie
trivigantismi

il mio papello di trattativa

Qui sotto il papello con le mie condizioni. Se volete aprire la trattativa, sapete dove trovarmi.
(per i poco smanettoni, negli angolini delle pagine un modo interessante di girarle, se cliccate e trascinate vien più bello).

[SWF] http://www.trivigante.it/public/tregenda/wp-content/uploads/2009/10/papello.swf, 624, 300[/SWF]

Categorie
il nulla

il punto 11

Sparare sulla Croce Rossa è sempre cosa da miseri, però certe cose bisogna pur dirle (assumo tono professionale): machimminchia scrive sui giornali? Gli analfabeti di sola andata di qualche giorno fa?
Che a Repubblica e Corriere butti male questo è certo, l’editoriale di De Bortoli di lunedì era zeppo di pronomi messi a caso – ed è il direttore! – i refusi si contano sulle dita di mille e mille mani, per non parlare delle edizioni online, e gli strafalcioni sono all’ordine del giorno.
papelloOggi il Corriere, cartaceo e non, si prodiga sulla questione papello inviato dalla cupolona mafiosa a non-si-è-ancora-capito-bene-chi all’interno dello Stato e, per meglio spiegare il concetto, si produce in un patetico schemino con i dodici punti salienti che i mafiosoni avrebbero messo sul tavolo della trattativa. Lo riporto qui ——>
Ora, a parte il fatto che gli schemini sono per propria natura stupidini, a maggior ragione se qualche grafico zelante si mette pure a farci lo sfondo tipo carta-usata e un po’ stropicciata, come fosse quello originale uscito dai pantaloni di Ciancimino padre (o Riina consegnò a Ciancimino un file .jpg?), se poi capita lo svirgolone tutta l’operazione va a farsi sonoramente benedire.

Ed ora, il meglio: per favore, tirate un respiro profondo e leggete il punto 11.
Cazzo, ma si può? Cosa sono, fornai? Panettieri? Biscottai? L’arresto potrebbe avvenire solo a reato ancora caldo e appena sfornato?
Ed è il Corriere della Sera, il primo giornale italiano per vendite e diffusione (a parte il caso Gazzetta, è ovvio), dovrebbe essere il più autorevole, il più rigoroso, il più… machecazzo, fragranza, all’esame di terza media uno scolaro che incappasse in uno svarione simile sarebbe sottoposto a tortura fisica nel bel mezzo dell’aula e costretto a ricominciare il ciclo scolastico dall’inizio.
O forse non più? Ecco, questo è il dubbio. Oppure il punto 11 è quello originale di Riina.

In ogni caso, per non saper né leggere né scrivere, un bel “vergogna!” irrisorio oggi non ve lo toglie proprio nessuno, amici del Corriere. Eccolo: vergogna! E disprezzissimo.

Categorie
estasi

Zapiro alza il tasso di lotta

Il pregio di alcune persone è che quando vengono messe alle strette lottano e colpiscono più duro. E’ il caso della satira di Jonathan Shapiro, in arte Zapiro, di cui parlai qui: Zuma lo denuncia e lui fa vignette più corrosive, Tutu si incazza e lui avanti, Mandela fa le facce e lui niente, gli editori lo mollano e lui si mette in proprio, rilanciando.
Oltre alle vignette, dunque, è ora il tempo di un vero e proprio giornale satirico, ZA News, con tanto di pupazzoni sullo stile dei Guignols con le fattanze degli obbiettivi. Libero e spregiudicato, trivigante dice sciapò.

zapiro

Categorie
trivigantismi

la riservatezza dell’uretra

Sala di attesa in un ambulatorio privato di Milano, il palazzo umbertino è a dir poco sontuoso, in nobile via, le pareti color arancio-pastello rifatte di fresco, musica pop in filodiffusione, sei persone in attesa. Sul tavolino delle letture alcuni numeri di “Jack” che, per capirsi, è una rivista che si occupa di tecnologia: infatti in copertina la topolona ignuda è quasi sempre coperta o da un telefonino o da una penna usb.
La sala di attesa prelude allo studio di un eminente urologo, dottor professor primario eccellenza santità, che ha un tabellino di marcia da diciotto euri al minuto. A prescindere dagli appassionati delle visite rettali, categoria a sé che di solito trova modi più economici per soddisfare i propri desideri, le persone che attendono una visita dall’urologo – solitamente – presentano una qualche patologia di tipo uro-genitale, quale che sia. Come coloro che attendono dal meccanico, generalmente, lo fanno perché hanno la macchina rotta.

Categorie
nemici

ci vorrebbero molti più colpi di disciplina

17.44: la Binetti colpisce ancora.
Giuro che se la incrocio la tiro sotto col Garelli.

Categorie
ténnica

FOSStituire il possibile / Puntata 8.1: grafica per tutti i giorni

di gnappolo.
I programmi di grafica sono tra quelli dove la soluzione OpenSource/FOSS offre maggiori soddisfazioni a noi utenti, con prodotti eccezionali di prestazioni pari a software commerciali che costano pure un sacco di soldi veri. E in un paio di casi direi che il FOSS garantisce anche prestazioni superiori, se si considerano velocità di esecuzione e funzioni comunemente usate… Non sono un grafico smanettone (ho smesso molto tempo fa) ma so cosa chiedo a un editor di immagini (tipo Photoshop) o a un DTP/vettoriale (tipo Corel o Illustrator), so quali sono quelle poche cose davvero utili e pertanto ho modo di godere davvero. Spero farete lo stesso.

Categorie
memoria

se riuscite a comprendere questo post, fate parte di una minoranza.

In Calabria il 7,9% della popolazione è laureata (Gelmini compresa) ed è la percentuale più alta tra le regioni italiane.
Sempre in Calabria, il 13,2% della popolazione non possiede alcun titolo di studio, Gelmini – stavolta – esclusa. Attenzione: “nessun titolo di studio” significa proprio nessuno-nessuno, né terza media né quinta elementare né scuola Radio Elettra.
Ma la Calabria non è un caso a sé, esiste piuttosto un caso Italia: sei milioni di italiani non hanno ricavato dalla scuola nessun tipo di titolo, il che equivale a dire che la scuola o non l’hanno vista proprio o si sono perduti in fretta. A questi, vanno aggiunti quindici milioni di italiani che sono in possesso della sola licenza elementare. E fa ventuno, un terzo del totale.
Due terzi, invece, sono gli italiani che al massimo arrivano alla licenza media, ossia il 66% della popolazione o non ha alcun titolo o arriva a stento alla terza media. Questo, tradotto in classifiche OCSE, significa che su 25 paesi monitorati per livello culturale l’Italia si piazza ventiquattresima, seguita dalla sola Turchia.
In concreto, del 33% di popolazione in possesso di un titolo superiore di qualsiasi tipo soltanto il settanta per cento di essi, circa, arriva a livelli di piena competenza alfabetica e aritmetica, il che significa – banalmente – che è in grado di comprendere appieno un comune articolo di giornale, un testo mediamente complesso, una metafora, una comunicazione burocratica.
Una situazione del genere, a parer mio, può essere sintetizzata con una sola parola: emergenza. Qui non si tratta di analfabetismi di ritorno, qui si tratta di andata e basta. Ed è evidente che, dato il contesto, il problema sostanziale di molti bambini è il capitale culturale di partenza prossimo allo zero: situazione che può essere recuperata solo grazie a notevolissimi sforzi nel corso di una carriera scolastica ed extra-scolastica, altrimenti il risultato è praticamente scontato.

Categorie
estasi

Pasquino lotta insieme a noi

Si sa, Pasquino fustiga i potenti ma non si sa chi sia, animo fusto e lingua tagliente, penna veloce e ritmo incalzante, colpisce e scompare.
Così era un tempo a Roma e così è ora, da qualche parte: se la statua è stata sostituita da un luogo in rete non gliene vogliate, giustamente si adegua ai tempi. Ma la mordacchia è la stessa, ovvero:

La Patria nostra, co’ l’ermo de Scipio,
la guida solamente ‘n capoccione:
da centocinquant’anni la nazzione
sta ‘nsieme sott’un solo municipio

Il resto sta qui, e guarda caso il luogo è anonimo, dalle parti del Brasile, e nulla si può scoprire sull’autore. Come è giusto. E per i cultori e gli attenti, si contino le sillabe, che non gliene scappa una, perché il metro ha la sua importanza. Colpisci per noi, o sommo.