Il suo nome è Liu Bolin e attualmente espone qui.
Mese: Settembre 2009
e mi ritorna il buonumore
Quando mi vien meno il buonumore e lo scoramento mi si impossessa, quando tutto mi par oscuro e sento tanto freddo, quando tutto pare perduto e la gioja di vivre non fa capolino, c’è un solo modo per riportare sul mio viso la risata argentina che mi contraddistingue: guardare le fotografie di Sciaboletta.
E il sole torna a splendere.
Se, per un caso malaugurato, poi, il sereno non torna ancora sul mio capino di bambino, allora ricorro all’altro stratagemma: mi rileggo i titoli nobiliari del Re di maggio, e allora sì che gli augelletti pigolano felici nel giardino della mia allegria.
In grassetto i miei prediletti:
Re d’Italia, re di Sardegna, re di Armenia, re di Cipro, re di Gerusalemme, duca di Savoia, duca di Monferrato, duca di Genova, duca di Aosta, duca del Chiablese, duca del Genovese, principe e duca di Carignano, vicario perpetuo dell’Impero, principe di Piemonte, principe di Oneglia, principe di Acaia, principe di Masserano, principe di Chieri, principe di Dronero, principe di Bene, principe di Brà, principe di Montemellian con Arbin e Fancin, principe di Carmagnola, principe di Poirino, principe di Trino, principe di Crescentino, principe di Riva di Chieri e Banna, principe di Busca, marchese di Saluzzo, marchese in Italia, marchese d’Ivrea, marchese di Susa, marchese di Ceva, marchese di Maro, marchese di Cesena e Oristano, marchese di Savona, marchese di Tarantasia,
umorismo belga
Humo è una rivista belga che si diletta di, come dice il nome, umorismo. Il noto umorismo belga, conosciuto nel mondo.
La rivista ha appena lanciato una campagna pubblicitaria che sottende come i contenuti della rivista siano talmente irresistibili da catturare il lettore al punto da astrarlo del tutto dal contesto. I quattro manifesti della campagna:
Cesare scrisse “horum omnium fortissimi sunt belgae”, ma nulla disse sull’umorismo belga.
Non se ne era accorto?
linee veloci sprecate
Sabato prossimo all’Edinburgh Television Festival verranno presentati i risultati di una ricerca effettuata dalla società Big Champagne per monitorare il download illegale di prodotti televisivi e film da cassetta. Gli ‘spertoni hanno concluso, in prima battuta, che gli “eventi” (argh!) televisivi in diretta interessano meno il popolo del p2p rispetto ai serial TV. Scopertona.
Poi hanno monitorato i downloads dei torrents (naturalmente nessuna spiegazione sulla metodologia e dove avrebbero desunto i dati) e ne hanno tratte le seguenti classifiche (con rispettivo numero di downloads):
A parte l’uso delle virgole e dei punti e virgola a piacere, un dato interessante è che il 47% del download illegale planetario proviene dagli U.S.A., il che spiega buona parte dei risultati. I filmes, ovvio, sono quelli recenti che fanno numero, altra cosa che potevo dirgli io, ancora prima. Detto questo, il genere a me non interessa, né il primo né il secondo, tant’è che dei venti ho visto solo Slumdog Millionaire al cinema, del resto assolutamente nulla. E allora, perché il post?
Così, per dare qualche idea a chi non ne ha e per farvi testare il vostro grado di originalità. Vualà.