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trivigantismi

le lacrime del coccodrillo redazionale

Demonio, sì, demonio! Se la terra potesse partorire fecondata da lacrime di femmina, ogni goccia sarebbe un coccodrillo!
Già, questo è l’Otello ma è ormai noto – la poesia è decisamente morta – che il coccodrillo piange per ragioni più pragmatiche, ovvero ripulirsi il bulbo oculare, avendo esso la complicazione della doppia palpebra e carattere non esattamente incline al piagnisteo.
Per translazione, le lacrime di coccodrillo si riferiscono a coloro che si fingono pentiti di una mala azione, versando finte lacrime, metaforiche o no. Di conseguenza, almeno in italiano e in lingue vicine, si chiamano coccodrilli anche le biografie di personaggi noti che vengono regolarmente aggiornate nelle redazioni giornalistiche allo scopo di non farsi trovare impreparati al momento del decesso (o di qualche premiazione o ricorrenza), in virtù della natura non proprio spontanea della narrazione.
Negli Stati Uniti, che son più pratici e pure più precisi in queste cose, i coccodrilli li chiamano obituaries, per indicare esattamente i pezzi biografici che vengono poi pubblicati in caso di morte. Parrebbe ovvio dire che gli obituaries debbano essere pubblicati dopo la morte del protagonista, ma così non sempre accade.

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trivigantismi

francis il muro parlante: sintesi politica

Scrivere sui muri è arte sopraffina e dovrebbero farlo solamente coloro che sanno ciò che scrivono. La scritta politica, poi, richiede gesto fulmineo, sintesi assoluta e efficace comprensione del contesto.
E’ il caso del commentatore politico qui sotto, deluso a sinistra evidentemente, e noto nel quartiere per i suoi sfanc raffinati distinguo e per la ricchezza dell’analisi, tanto da essere richiesto in numerosi dibattiti improvvisati agli angoli delle vie:

sin-ant-stocazzo

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il nulla

il video musicale più caro della storia

Per chi fosse interessato alle amenità, affinché queste graziose signorine potessero esprimere la propria creatività musicale e attoriale, supreme entrambe, sono stati spesi 13 milioni di dollari, superrecord mondialissimo in campo videoclips, quasi il doppio dell’orrendo Scream dei fratelli Jackson. Son ben lieto, dunque, di mostrare l’ottimo risultato (anche sonoro):

Trattasi, dunque, di certi 30 seconds to Mars e il pezzo è From yesterday. Complimenti vivissimi.

Si guardi, piuttosto, con spesa molto più relativa ma tanta tanta fantasia e simpatia, che meravigliosi risultati si possono ottenere:

Grazie a iddio è venerdì.

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memoria

l’attentato

Amsterdam, una notte del 1945.
vialeUna SS percorre in bicicletta un viale alberato di una zona residenziale della città, quando due partigiani escono dall’oscurità e sparano due pistolettate sul nazista uccidendolo. Un ragazzino, richiamato dai colpi di pistola, si affaccia alla finestra e scorge il corpo sul vialetto della casa accanto alla sua.
Poco dopo, dalla casa accanto, escono due persone, un uomo e una donna, che rapidamente sollevano il corpo e lo depongono una ventina di metri più avanti, davanti al vialetto della casa del ragazzino; poi, sempre veloci, fanno lo stesso con la bicicletta e scompaiono nella casa accanto.
Il bambino, terrorizzato, corre a letto.
Poco dopo, il corpo viene ritrovato: arrivano i tedeschi e la prima cosa che fanno è fare irruzione nella casa davanti alla quale giace il corpo del commilitone. La casa del ragazzino. Arrestano i genitori e portano via anche il bambino.
Poi, spietati, bruciano la casa. Non basta ancora, il giorno dopo compiono la rappresaglia: fucilano i genitori del bambino, il quale – dopo alcuni giorni di prigione – viene affidato a un lontano parente.

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l'ora dell'aneddoto

la panacea di tutti mali del dottor Koch

Il dottor William F. Koch, laureato e dottorato all’Università del Michigan, poi laureato di nuovo in medicina al Detroit College, decise nel 1918 di far nascere una fondazione a suo nome con lo scopo di fare ricerche contro il cancro. La FOK (Fondazione Koch) aprì i battenti e l’anno successivo salì alle cronache mondiali per la clamorosa scoperta del suo fondatore: il glyoxylide.
kochIl glyoxylide è, secondo Koch, un catalizzatore – la cui procedura di sintesi è segretissima – in grado di instillare nel corpo umano una tale spinta alla salute da risultare efficace nella trattazione di qualsiasi patologia, inclusi cancro, tubercolosi e lebbra. Infatti, secondo gli esperimenti del dottor Koch il glyoxylide, se iniettato, è in grado di guarire un soggetto da qualsiasi malattia conosciuta almeno nell’ottanta per cento dei casi, grazie alla spinta di cui sopra. Qualora la malattia risulti piuttosto riottosa, è possibile compiere ulteriori somministrazioni, fino alla completa guarigione. La prima somministrazione per via endovenosa costava 300 dollari nel 1943, la seconda seicento e così via in modo proporzionale.
Ora: cosa dimostra il fatto che una commissione di chimici del governo americano nel 1943 comprovò il fatto che il glyoxylide era “del tutto indistinguibile dall’acqua distillata”? Ovviamente nulla, dicerie. Il governo americano intentò due cause al dottor Koch, il che pare non avere nessuna relazione con il suo rapido trasferimento a Rio de Janeiro, ove operò nel suo studio medico fino alla morte, nel 1967.
Il dottor Koch rimase nei cuori di tanti americani, scienziati e non, come dimostra questo sito. Il fatto più interessante, però, è che la Fondazione Koch divenne nel 1948 la Christian Medical Research League di Detroit, guidata dal dottor Kreb, che propose la sua personale cura al cancro a base di laetrile e amygdalina. Il fatto che il dottor Kreb sia poi stato arrestato dalla CIA per truffa è un dettaglio che fa capire che, in certi casi, il governo non si fa affatto gli affari propri.
E la ricerca cristiana ne paga le conseguenze, accidenti. Mica come quelle bufale della somatostatina e delle vitamine qui da noi, o il siero Bonifacio tratto dalle vesciche e dalle feci caprine, che erano proprio poco serie.

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estasi

il salviatino o la sfacciata

Esiste una villa a Firenze, “il Salviatino” appunto, che fu dei Salviati, dei Vespucci, di Ugo Ojetti e di tanti altri, e quella stessa villa ospitò Rolf Reinecke, sospettato di avere avuto qualche ruolo nel duplice omicidio di Rusch Uwe Jens e Horst Meyer, nell’inchiesta sul mostro di Firenze.
Alcune risultanze processuali, peraltro, dimostrarono che nella villa si svolsero festini macabri e orge d’alto bordo proprio nel periodo degli omicidi.
villa la sfacciataComunque, non è quello che interessa a me, in questo caso: ciò che mi sconfinfera è che la villa è soprannominata “la Sfacciata” perché – e qui sta il vero genio – è visibile su tutti i quattro lati.

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il nulla

living with infidels

Living_With_The_In_1456448cI protagonisti della serie sono cinque terroristi islamici che vivono a Londra. Da un lato, la guerra agli infedeli, dall’altro l’Arsenal, la tv via cavo e la vicina supersciantosa. Naturalmente i cinque non sono avanguardisti dell’intelligenza e della sagacia, il che rende il tutto – nelle intenzioni dell’autore – piuttosto divertente. Il sito.
Ora: la serie è trasmessa solo in rete ed è cominciata venerdì, ogni puntata è di cinque minuti e finisce lì. Chiaro che la cosa ha suscitato moltissime proteste (qui, esempio) e molti si chiedono se sia legittimo fare dell’umorismo sul terrorismo, islamico e non. La risposta di Aasaf Ainapore, l’autore, è ovvia e incita alla dissuasione dei giovani aspiranti, i comici difendono invece il proprio diritto a dissacrare ogni argomento dello scibile e dell’essere umano. Dibattito inutile, a parer mio, come al solito. Il punto, penso, sia solamente se la serie coglie nel segno e comunica un qualche tipo di significato, oppure sia una boiata e punto a capo.
La prima puntata sta qui, su vimeo, e qui su yutub.

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estasi

l’astronauta e il gelato del drago

Va bene che il gotico è strano e contempla ogni tipo di creatura e stranezza tra le guglie e i capitelli, ma nella Catedral Nueva di Salamanca si è davvero esagerato:

Astronauta-Helado Salamanca

E sì che la cattedrale è del quindicesimo secolo… che dire? Anacronismi misteriosi?
No: l’astronauta e il drago-che-fa-merenda sono il risultato del restauro, bizzarro, del 1992 della santa cattedrale, in cui qualche burlone ha aggiunto del suo. Fantastico e per l’idea in perfetto spirito goticheggiante e per il fatto che nessuno, tra vescovi e soprintendenti, si è messo a fare un casino da mille lire del tutto inutile e poco buontempone. Come invece, temo succederebbe se qualcuno aggiungesse un piccolo missile sulla facciata del duomo di Milano.

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l'ora dell'aneddoto

megatsunami: è record

Oggetto: per megatsunami intendesi ondona supersproporzionata generata da movimenti tellurici o da qualunque altra turbativa dell’acqua.
Luogo: Lituya Bay in Alaska.
Data: 9 luglio 1958.
lituyaFatti: la notte tra il 9 e il 10 luglio 1958 sulle rive della Lituya Bay in Alaska un pezzo enorme di montagna si staccò e crollò in mare, generando un’onda anomala talmente enorme da essere classificata come megatsunami. L’onda era alta pressapoco 516 metri, 1724 piedi (forse 524 metri, secondo qualcuno), si infranse su un costone montagnoso e proseguì la sua corsa nella baia, fino a disperdersi nel mare, come da rappresentazione qui sopra.
Per capirsi, l’Empire State Building è alto 381 metri, 1250 piedi.
Lituya_Bay_overviewL’effetto dell’onda è ben visibile nelle foto scattate alcuni giorni dopo, nelle quali si vedono chiaramente le zone in cui l’acqua ha sradicato i pini lungo le coste (le zone più chiare), schiantandosi.
Quella notte due barche attraversavano la baia: una non fu più ritrovata, l’altra fu sparata sulla costa e il signor Bill Swanson, gran culo, sopravvisse per raccontare cosa vide quella volta.
Una parte del racconto.
Conclusioni: secondo la comunità scientifica un crollo del genere, seppur gigantesco, non sarebbe sufficiente a generare un’onda di tali proporzioni. Anzi, negli ultimi centocinquanta anni sono documentate almeno cinque onde mostruose nella baia, l’ultima delle quali – prima del 1958 – risale al 1936 ed era alta centocinquanta metri, 492 piedi. Il tutto resta sostanzialmente ancora inspiegato.
Ciò nonostante, pare che il signor Swanson sia contento anche così.

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trivigantismi

e noi le si voleva bene

fernanda-lou