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estasi

il natale di Venere Verticordia

Oggi un tempo era giorno di veneralia, ovvero le donne devote a Venere Verticordia si denudavano e, offrendo incenso alla Fortuna Virile, chiedevano al dio la concessione di occultare i propri difetti fisici agli occhi degli uomini. Il tutto veniva accompagnato da papavero macinato e sciolto nel latte, addolcito col miele. Ai nostri tempi, invece, ci facciamo gli scherzi. Se Youtube, solo per oggi, ha capottato tutti i video, invitandoci a capovolgere la testa come i materassi a primavera, oppure qualcuno pulisce le montagne (giustamente!), il Guardian, non nuovo agli sghezzi, ne ha fatto uno pari bello:

090401guardianGià Rio Palof rimanda all’anagramma “Fool Apri”, scardinare un pilastro dell’informazione inglese a favore di Twitter poi è da brividi, ma la parte più bella è “gli esperti spiegano che qualsiasi storia può essere riassunta in 140 caratteri”. Qualcuno deve avere trasalito non poco.
A dimostrazione che gli esperti hanno ragione, ecco una storia in 136 caratteri: “Gesù Cristo, figlio di Dio, nato da vergine in Palestina, visse 33 anni 2.000 anni fa, fece alcuni miracoli, fu crocifisso e poi risorse”. Ne avanzano pure quattro.

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nemici politicona

gli emeriti

Così scriveva Franco Mauri su Libero il 3 febbraio 2002: “Povera Europa, questa basata sull’euro, una moneta a sua volta fondata da pensatori e filosofi del calibro di Padoa-Schioppa, Prodi e Ciampi. Non, c’è in essa il luccicare dell’utopia e neanche del sogno, ma solo meschina fantasticheria. É in fondo miseria. Pensiamo a un fatto: i tre appena citati hanno adoperato la moneta per guadagnare augusti scranni. La lira ha ben altra storia, così come il marco, e per questo ideale ci morirono persino gente come Cavour e Mazzini. Attenti dunque all’euro. (…) Considero “sterco” la fantasticheria, una forma miserrima di utopia, di sogno, di illusione: l’impotenza travestita da realtà, alimentata dall’errore o dall’inganno, o da entrambi. È per questo che in questi giorni ho paura dell’orgia che impazza in Europa, fra il burlesco della pubblicità e la parodia della scienza da appendice: l’orgia dell’euro!”.
Fossero solo le volgarità di un giornalista di Libero, la cosa non sarebbe comunque passabile ma comprensibile sì. Invece no, perché né Franco Mauri, pubblicista su Libero, né il suo omologo progressista Mauro Franchi, pubblicista su Il Riformista, esistono. Volgarità di furbacchione.