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Reed: la mia prediletta

Grazie, signor Reed. Certo che anche tutto ‘New York’, porcocane, averne di cose belle così.
Che la terra gli sia lieve.

2 risposte su “Reed: la mia prediletta”

Che tristezza.

Me lo ricordo, fantastico, quando appare all’inizio di ‘Blue in the Face”, il film montato con i ritagli di ‘Smoke’, e alla fine della sua riflessione su New York dice:

“Non conosco molta gente che viva a New York e che non dica: me ne sto per andare. Anch’io sto pensando di andarmene, da… ehmm… 35 anni, e ormai sono quasi pronto.”

Si vede che era pronto.

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