FOSStituire il possibile / Puntata 4.2: comunicare/l’accesso alla rete

di gnappolo.
Open source, Software libero, Peer-to-peer (P2P), wikipedia: oggi sappiamo tutti, più o meno, cosa sono e che si basano sul contributo individuale e sulla condivisione delle risorse (ad esempio il tempo, lo spazio disco, la banda, il codice…).
hoppi-copterMa pochi conoscono che esiste ancche la condivisione dell’hardware, o meglio, dell’accesso alla rete.
Pensiamoci bene, perchè c’è proprio da sentirsi dei dementi: io ho il mio router wireless in casa per arrivare all’adsl. Un muro più in là il mio vicino ce l’ha uguale, e paghiamo entrambi il nostro euro al giorno (piùomenocirca) per accedere alla rete. Al piano di sotto ce n’è un altro, e così’ via… un palazzo intero pieno di hotspot wireless… che funzionano a singhiozzo (e senza alcuna economia) e giù euro ai provider alla faccia dell’accesso alla rete democratica…
Ma santa polenta mi dico io, che cosa ci spinge a pagare così tanto per chiuderci ciascuno nel suo orticello digitale? Perchè non condividiamo le reti? Cosa ci spaventa, l’invasione degli ultracorpi o che il vicino ci spedofilizzi l’hardisc? Basterebbe un po’ di buon senso e di sano vicinato e sarebbe fatta: smanettando il minimo si garantisce l’accesso SICURO al vicino, ci si auto-limita la banda (così ce n’è per tutti), e si dividono le spese del canone… Oggi si viaggia a 7Mb di base (al massimo è 1 garantito), ma quanti ne usiamo?
C’è chi ha pensato ad una cosa ancora più democratica, la RETE FON: http://www.fon.com/
Funziona così: a casa ho il mio normale punto di accesso WiFi basato su un apparecchio che si chiama “fonera”. Ma se mi sposto (per lavoro, per turismo, per bere un caffè), posso usare le fonere di tutti gli altri utenti iscritti (i “foneros”) come punti d’accesso gratuiti alla rete. E sono tanti, non crediate, anche fuori dalla Spagna! Solo dentro le mura della mia città ce ne saranno una sessantina. Prego, consultez chez vous: http://maps.fon.com/
Non c’è canone (l’abbonamento adsl lo pagherei comunque, così come l’access point Wi-Fi), e il diritto all’accesso libero si acquisisce con l’acquisto della fonera (29 euro). Sembra (ed è) una cosa rivoluzionaria, anche se lo sviluppo, la commercializzazione e l’hw sono di un privato e non open. Il modello, validissimo, è lo stesso che potremmo utilizzare nel nostro condominio, solo esteso al mondo intero.
Siccome la fonera non ha molto senso per condividere l’accesso tra vicini di casa, non ha senso provarci. Piuttosto, preparate un dolce a forma di access point e suonate qualche campanello!
Condividete già l’accesso alla rete? (come? il vicino non lo sa?). Siete interessati a capire come si può fate tenicamente? Scrivete a posta[at]trivigante.it e condividiamo le nostre esperienze!

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