cacar nel bosco leggendo

shit_woods

Dice Nabokov: “Sapere che si ha qualcosa di bello da leggere prima di coricarsi è una delle sensazioni più piacevoli della vita”.
Il che è del tutto vero, avere un buon libro che ci attende è una soddisfazione del tutto personale e godibilissima: però i buoni libri bisogna saperli trovare, magari scambiarseli e suggerirli alle persone che meritano. Ho alcuni buoni titoli da proporre, a questo proposito, frutto di lunghe e impegnative ricerche, adatti alle situazioni più comuni dell’esistenza.
Perché improvvisare va bene, ma studiare un po’, prima, va meglio.
Ad esempio, navigando per mare è più che utile sapere come evitare le navi grandi (“How to avoid huge ships”), oppure quante volte si è posto il problema di scegliere una bara appropriata e, magari, riutilizzare una vecchia tomba (“Fancy coffins” e “Reusing old graves”)? E che fare quando la melanzana diventa cattiva (“The anger of aubergines”)? E quando le vostre chiappe impazziscono (“Living with crazy buttocks”)? Problemi, problemi…
Molti pensano che cacare in un bosco sia un fatto istintivo ma sbagliano: la lettura di “How to shit in the woods” cambierà le vostre prospettive, specie se guardate in basso. E quanti sono coloro che non sono consci della propria condizione di morti (“People who don’t know they’re dead”)?

Triste destino. Insomma, ci siamo capiti, ecco qui qualche suggerimento per ottime ed edificanti letture; non ringraziate me, ringraziate gli autori:

  • Feb 27th, 2009 at 11:40 | #1

    Voglio leggere “italian without words”, dev’essere fantastico!

  • Feb 27th, 2009 at 12:48 | #2

    (that’s it!)

  • Feb 28th, 2009 at 11:01 | #3

    Ma caro grandesacchetto, essendo tu italiano già lo conosci a menadito (tutto questo sembra scritto ma è detto gesticolando).

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