campagna elettorale: pipparuoli leghisti

Come da segnalazione di pankh: il due aprile scorso, una signora romana con il suo compagno, al ritorno dal Brasile, viene fermata all’aeroporto di Lugano e in alcune vaschette per alimenti che la donna aveva con sé vengono trovati otto-dico-otto bei chili di cocaina. Per tirare su il morale agli svizzeri o ai connazionali? Non si sa. Come che sia, la notizia sarebbe un po’ quello che è, se non fosse per l’elemento politico: la signora è Simona Patrignani e ha in curriculum un impiego presso la Camera dei Deputati, in particolare nella segreteria della Lega Nord. Qualcuno dice che lavori ancora lì, qualcuno sostiene che si sia dimessa. La Lega Nord tace.
Naturalmente l’elemento politico non è questo, bensì il totale silenzio sulla notizia da parte dei mezzi di comunicazione, a parte Libero e, ovvio, quotidiani svizzeri. Il che sarebbe anche giusto se i giornali e i telegiornali si occupassero di notizie reali, stupisce invece che – data la predilezione dei cronisti per le superminchiate e wikipedia – la cosa non sia saltata fuori. Oppure, il fatto è che la tizia in questione è con evidenza una dilettante nel campo, visto che nemmeno voleva portare la cocaina in un Ministero e, dunque, la cosa non ci solletica affatto.
Oppure no, nemmeno quello e l’elemento davvero politico e sorprendente è che la Lega Nord abbia una segretaria. Forse attende alle sacre ampolle di acqua del padre Po, chissà.

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