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l'ora dell'aneddoto

l’armata nelle tenebre

Nel 525 avanti cristo Cambise II, re di Persia nonché figlio di Ciro il Grande, decise di proseguire la propria campagna militare alla conquista dell’Egitto e dei regni meridionali. A questo scopo, inviò un esercito di cinquantamila uomini da Tebe fino all’oasi di Siwa, per distruggere il tempio di Amone, uno dei nuclei della resistenza all’ascesa persiana.
Come racconta Erodoto, sempre lui il cronista delle meraviglie, dopo sette giorni di marcia l’esercito giunse all’oasi di El-Kharga, nella quale si fermò alcuni giorni. Alla ripresa della marcia, l’esercito scomparve per sempre, inghiottito dal deserto. Scomparvero tutti i soldati e, come usava negli eserciti del tempo nelle lunghe trasferte, le donne, i bambini, i servi e gli animali al seguito.
La storia divenne leggenda e, poiché di quegli uomini non fu mai trovata traccia, la leggenda tale rimase. Misteriosa. Perché cinquantamila persone non possono, non dovrebbero, scomparire nel nulla.

cambise_IIDopo tredici anni di ricerche sul campo, due fratelli italiani, Angelo e Alfredo Castiglioni, paiono aver trovato i resti del leggendario esercito scomparso: immaginando un tragitto differente rispetto alle fonti storiche, essi supposero che l’esercito fosse passato per Gilf El Kebir, così da giungere a Siwa da sud, indisturbato. I due fratelli cominciarono a scavare dove nessuno mai prima e, qualche mese fa, hanno cominciato a trovare utensili, armi e un numero impressionante di ossa, tutte accatastate e sommerse dalla sabbia. Sabbia di duemilacinquecento anni, presumibilmente.
Il leggendario esercito scomparso di Cambise II di Persia.
Tutta la storia qui.

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l'ora dell'aneddoto

la panacea di tutti mali del dottor Koch

Il dottor William F. Koch, laureato e dottorato all’Università del Michigan, poi laureato di nuovo in medicina al Detroit College, decise nel 1918 di far nascere una fondazione a suo nome con lo scopo di fare ricerche contro il cancro. La FOK (Fondazione Koch) aprì i battenti e l’anno successivo salì alle cronache mondiali per la clamorosa scoperta del suo fondatore: il glyoxylide.
kochIl glyoxylide è, secondo Koch, un catalizzatore – la cui procedura di sintesi è segretissima – in grado di instillare nel corpo umano una tale spinta alla salute da risultare efficace nella trattazione di qualsiasi patologia, inclusi cancro, tubercolosi e lebbra. Infatti, secondo gli esperimenti del dottor Koch il glyoxylide, se iniettato, è in grado di guarire un soggetto da qualsiasi malattia conosciuta almeno nell’ottanta per cento dei casi, grazie alla spinta di cui sopra. Qualora la malattia risulti piuttosto riottosa, è possibile compiere ulteriori somministrazioni, fino alla completa guarigione. La prima somministrazione per via endovenosa costava 300 dollari nel 1943, la seconda seicento e così via in modo proporzionale.
Ora: cosa dimostra il fatto che una commissione di chimici del governo americano nel 1943 comprovò il fatto che il glyoxylide era “del tutto indistinguibile dall’acqua distillata”? Ovviamente nulla, dicerie. Il governo americano intentò due cause al dottor Koch, il che pare non avere nessuna relazione con il suo rapido trasferimento a Rio de Janeiro, ove operò nel suo studio medico fino alla morte, nel 1967.
Il dottor Koch rimase nei cuori di tanti americani, scienziati e non, come dimostra questo sito. Il fatto più interessante, però, è che la Fondazione Koch divenne nel 1948 la Christian Medical Research League di Detroit, guidata dal dottor Kreb, che propose la sua personale cura al cancro a base di laetrile e amygdalina. Il fatto che il dottor Kreb sia poi stato arrestato dalla CIA per truffa è un dettaglio che fa capire che, in certi casi, il governo non si fa affatto gli affari propri.
E la ricerca cristiana ne paga le conseguenze, accidenti. Mica come quelle bufale della somatostatina e delle vitamine qui da noi, o il siero Bonifacio tratto dalle vesciche e dalle feci caprine, che erano proprio poco serie.

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megatsunami: è record

Oggetto: per megatsunami intendesi ondona supersproporzionata generata da movimenti tellurici o da qualunque altra turbativa dell’acqua.
Luogo: Lituya Bay in Alaska.
Data: 9 luglio 1958.
lituyaFatti: la notte tra il 9 e il 10 luglio 1958 sulle rive della Lituya Bay in Alaska un pezzo enorme di montagna si staccò e crollò in mare, generando un’onda anomala talmente enorme da essere classificata come megatsunami. L’onda era alta pressapoco 516 metri, 1724 piedi (forse 524 metri, secondo qualcuno), si infranse su un costone montagnoso e proseguì la sua corsa nella baia, fino a disperdersi nel mare, come da rappresentazione qui sopra.
Per capirsi, l’Empire State Building è alto 381 metri, 1250 piedi.
Lituya_Bay_overviewL’effetto dell’onda è ben visibile nelle foto scattate alcuni giorni dopo, nelle quali si vedono chiaramente le zone in cui l’acqua ha sradicato i pini lungo le coste (le zone più chiare), schiantandosi.
Quella notte due barche attraversavano la baia: una non fu più ritrovata, l’altra fu sparata sulla costa e il signor Bill Swanson, gran culo, sopravvisse per raccontare cosa vide quella volta.
Una parte del racconto.
Conclusioni: secondo la comunità scientifica un crollo del genere, seppur gigantesco, non sarebbe sufficiente a generare un’onda di tali proporzioni. Anzi, negli ultimi centocinquanta anni sono documentate almeno cinque onde mostruose nella baia, l’ultima delle quali – prima del 1958 – risale al 1936 ed era alta centocinquanta metri, 492 piedi. Il tutto resta sostanzialmente ancora inspiegato.
Ciò nonostante, pare che il signor Swanson sia contento anche così.

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l'ora dell'aneddoto

figli di cotanto padre

Per l’ora dell’aneddoto, oggi: i figli d’arte.
Non tutti, anzi, è bene restringere la categoria: musicisti figli di musicisti. La legge del buon senso vorrebbe che un figlio di musicista si cimentasse in altro, magari in una delle sei arti restanti, poiché non essendo l’ispirazione musicale trasmissibile o contagiosa, è improbabile che si replichi la magica combinazione. A maggior ragione se le doti del padre sono eccelse, il consiglio sarebbe quello di darsi ad altro, evitando così anche le implicazioni psicologiche ed emotive della vicenda. Difficile, però, anche fare altro: un poverello che in casa ha respirato musica, insufflato musica, assaggiato musica se poi si dedica alla ragioneria non sempre riscuote l’ammirazione paterna, così importante in un corretto sviluppo.
Fare altro, consiglio diffuso e condiviso che non viene però molto ascoltato: Cristiano De Andrè resta schiacciato ancora oggi dalla lunga ombra paterna, Sean e Julian Lennon non hanno mai sfondato, Zack Starck suona onestamente la batteria (ma, in questo caso, non era difficile raggiungere il livello tecnico del padre), Jakob Dylan fa musica onestissima ma un po’ dimessa, Eagle-Eye Cherry ha già problemi con il nome e sua sorella fu una meteora, tanto per citarne alcuni. E fin qui la musica leggera, per usare una catalogazione vaga.

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l'ora dell'aneddoto

facciamo delle storie

Dopo la morte i capelli e le unghie (talvolta il naso e le orecchie) continuano a crescere. Il che non dipende dal tipo di morte sopraggiunta, ovvero anche se si è uno dei vincitori della lotteria che poi si sono suicidati, infelici, oppure se si è stati mangiati da un coccodrillo fognario salito dal cesso, la cosa avviene comunque. Se si è ancora vivi, è bene stare attenti a Marte, che si avvicinerà pericolosamente alla terra in agosto. E bisogna altrettanto stare attenti a non bere alle feste, che poi ci si risveglia con un rene solo. O se si è disattenti, ti portano via il bambino al supermercato e poi son rogne. Non ingoiate le cicche, che poi ci vogliono sette anni per digerirle. E naturalmente fate pure l’esperimento della bistecca nella coca-cola, per assistere allo scioglimento. Occhio alle baby-sitters assassine, perché dirlo?

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amenità: le campane della torre

Se qualcuno si fosse mai chiesto se la torre di Pisa sia una torre campanaria, ebbene la risposta è sì. Se qualcuno si fosse mai chiesto che suono facciano le campane della torre di Pisa, ebbene la risposta è qui. Se qualcuno si fosse mai chiesto se sia meglio un pisano all’uscio o un morto in casa, ebbene non saprei proprio che rispondere.
Invece, resta un fatto che, da secoli, se si vuole vedere Pisa allora è d’uopo andare a Genova.
genova-boccadasse

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via, figliole, non piangete

Piuttosto nota è la storia del prete di Travale. Tanto nota che la raccontava anche Bianciardi, il mio prediletto, ed essendo Travale vicino a Grosseto va da sé che Bianciardi la conoscesse. Orbene, il prete di Travale era un vecchietto in gamba, ottimo predicatore, apprezzato e stimato proprio per la sua capacità di stendere i sermoni e raccontare le storie del Cristo. Per questo, il venerdì santo e le altre feste comandate la chiesa era sempre piena: sarà un caso, ma quasi sempre piena di donne.
Un venerdì santo in particolare, il prete di Travale raccontava ispirato la passione e la morte di Gesù; tanta era la bravura e la partecipazione nel racconto che le donne, tutte, a sentire dei chiodi, del sangue e della corona di spine, si misero a piangere, trasportate dal racconto. Al prete, che era un brav’uomo, questo dispiacque, perché non desiderava certo far piangere qualcuno, a maggior ragione le donne che lo seguivano con tanto affetto. “Via, figliole”, disse per consolare interrompendosi a un tratto, “non piangete così, è una cosa successa tanto tempo fa”. E poi aggiunse: “E, forse, non è nemmeno vera”.

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l'ora dell'aneddoto

la centralità di Marx nell’Europa odierna

chemnitz-marx-monumentDue scienziatoni o, meglio, due istitutoni geofisici, russo e bielorusso, si sono armati di goniometro, compasso, cartellina gigante di plastica e squadra a trenta e quarantacinque gradi, e dieci mesi fa hanno stabilito con certezza il centro geografico dell’Europa. Un momento di suspance.
Il centro geografico dell’Europa sta alla longitudine di 55’30 e alla latitudine di 28’48 che, tramutati in parametri umani, significano qui. Ovvero a Polotsk (o Polatsk), in Bielorussia. Bisognerebbe anche intendersi, invero, su quali siano i confini a est, perché a me, misero profano, pare sia un po’ tutto spostato a destra, direi, ma taccio di fronte agli istituti geofisici, russo e bielorusso.

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l'ora dell'aneddoto politicona

il tuo regalo fa cagare più del mio (preambolo)

brown_obamaOggi Obama a Londra per il G20. A margine ma non troppo, visto che gli inglesi si abbeverano tuttora ai riti della formalità ufficiale, è ancora aperto il caso dei doni di Stato tra Gran Bretagna e Stati Uniti: infatti, all’insediamento di Obama Gordon Brown si presentò tutto galante con un calamaio inciso nel legno di una nave schiavista di metà Settecento, il che – immagino – stesse a richiamare anche le origini del padrone di casa. Cafoone.
Poco elegante, magari pacchiano, mi immagino l’oggetto come semplicemente orrendo, ma il casus belli non è il calamaio. Motivo del contendere è il regalo di Obama all’impettito Brown: un bel cofanetto di dieci dvd con i capolavori del cinema hollywoodiano.
Apriti cielo, ih ih.

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l'ora dell'aneddoto politicona

due suggestioni sul SISDE

sisdeIl SISDE, il servizio segreto civile italiano, entrò in servizio nel 1977, figlio del servizio segreto precedente, ed è rimasto in funzione fino al 2007, rinominato in altro (AISI) con la legge di due anni fa. Diciamo che si è fatto quasi tutti gli anni belli, in compagnia dell’omologo SISMI, del CESIS e dei servizi segreti dei corpi dello stato. Ma non è questa la prima suggestione.
La prima riguarda il nome: l’acronimo SISDE sta per “Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Democratica”, laddove con evidenza l’aggettivo penso sia da intendersi come “affabile, alla mano” piuttosto che “della democrazia”, come la storia pare dimostrare. Secondariamente, il motto del servizio è “Per aspera ad veritatem”, variazione del più celebre “Per aspera ad astra” ideato da Seneca e oggi motto della Flotta stellare di Star Trek, nel quale motto l’obbiettivo, la “veritatem”, non pare essere stata in cima alle priorità del servizio. Ma si sa, i motti si posson scegliere con libertà, non è che poi si debbano seguire pedissequamente. Alla Valfrutta, per esempio, la frutta sarà davvero sempre sempre di prima mano? Non credo.