novembre 1994

Tra le tante fotografie che non ho mai stampato, ne saltano fuori talvolta alcune dell’alluvione del Po del 1994.

In realtà furono Tanaro, Orco e Dora Baltea, gonfi della pioggia di quei giorni ed esondati ovunque, a ingrossare enormemente il Po che uscì in modo disastroso dagli argini in Piemonte e Lombardia per chilometri e chilometri, parecchi morti. Questa foto la scattai nel pavese, poco dopo il ponte della Becca alla confluenza col Ticino, altissimo anch’esso, era acqua a perdita d’occhio, arrivò a pochi metri da casa nostra e sommerse borghi e parti di città. Si temette per tutti i ponti, molti crollarono. Ricordo le settimane successive, fuori dai paesi i cumuli di rottami, mobili e oggetti da buttare, conservo ancora una sveglia presa dal mucchio a San Zenone al Po.

Pogues dilemma

Meglio questo?

O questo?

Accidenti, Shane MacGowan. Secondo e terzo disco dei Pogues, rispettivamente 1985 e 1988, furono doppietta fenomenale. Se il primo era completamente immerso nelle atmosfere del folk irlandese, il secondo allargava un poco gli orizzonti e contribuì, infatti, al successo più diffuso della band – Fairytale of New York con Kirsty MacColl francamente scassò anche parecchio -, pur perdendo la bassista Cait O’Riordan e dando la possibilità ad altri che non fossero MacGowan, Finer, Chevron, Woods, di scrivere qualche pezzo. I testi, i testi. Di sicuro, un periodo caratterizzato dalla grazia e dal tocco magico, non ne sbagliavano una. Come Sinéad O’Connor nei primi due dischi, i Dire Straits in tutta la carriera tranne l’ultimo o Marco Paolini tra Il Vajont e Ustica, ma è un altro discorso e sarebbe lungo.
Questi due dischi contribuirono alla fascinazione collettiva e personale per l’Irlanda, culturalmente di grande successo negli anni Ottanta e poi divisa che non si sapeva mai se dire Derry o Londonderry – la prima, ovvio, mica siamo filo-oppressori – e le bombe dell’IRA esplodevano dappertutto. E fu inevitabile andare e girarla un po’ su e giù fischiettando Chieftains, Clannad, Dubliners, Boomtown Rats, Van Morrison, Cranberries, U2 e tutta quella splendida musica che veniva da là allora.
Quando i Pogues cacciarono MacGowan per un evidente problema con l’alcool – ce l’avevano tutti nella band e anche nel paese, direi, era solo un problema di quantità inaudita e di incapacità a svolgere un lavoro -, lui disse solo: «Perché ci avete messo tanto?». Eh beh, è questo che vale.

il nuovo santo patrono degli scellerati

Per carità, subire una rapina non è bello ed è lecito cercare di evitare di rimetterci le penne. Ma, per citare il Gramellini di oggi, «se insegui i rapinatori ad arma sguainata (peraltro illegalmente detenuta) mentre sono ormai usciti dalla tua gioielleria, non è legittima difesa. Se spari cinque colpi all’interno dell’auto in cui si sono rifugiati, non è legittima difesa. Se insegui uno dei banditi già ferito a morte mentre cerca di scappare e, vedendolo cadere a terra, lo prendi a calci in testa e alla schiena, poi gli punti addosso la pistola ormai scarica (ma tu non lo sai) e premi ancora il grilletto, non è legittima difesa».
Il gioielliere cuneese Mario Roggero, autore di tutto quanto qua sopra ovvero l’omicidio di due banditi, non solo continua pervicacemente a difendere sé stesso ma da oggi si rivolge al suo nuovo santo patrono: «mi rivolgerò a Vannacci» dice lo stolto insipiente.

Bene, così da oggi i disgraziati possono smettere di inviare preci a Frate Asino, San Giuseppe da Copertino che aveva il cervello così leggero da volare, patrono degli studenti che nulla nulla sanno e che possono ormai sperare solo nella scienza infusa, e rivolgersi al patrono generale. Anzi, ora il patrono capo di stato maggiore delle forze operative terrestri in aspettativa per ragioni familiari. Ora pro eis.

verità e pensieri nella testa di uno valido

Anche quest’anno il cinque dicembre morì Mozart.

Animo libero, spirito progressista, vero primo professionista indipendente nella musica, demente a tratti, infantile e geniale insieme, come non apprezzarlo sia come che persona che, ovvio, come musicista? Per questo lo ricordo il cinque. Capace di sontuosità musicali e di pensiero, «Viviamo in questo mondo per imparare e per illuminarci l’un l’altro» e di luminose verità, «Insomma, quando ci si è svuotati, la vita torna a sorridere». Quali siano le une e quali le altre, a ciascuno secondo.

«laggiù lo spettacolo è terrificante»

Il primo dicembre di cento anni fa il crollo della diga del Gleno.
La sera prima era così, ultimata da pochissimo.

Piena piena per le recenti piogge e nevicate, ai tentativi di svuotamento l’acqua cominciò a filtrare da sotto la parte aggrappata alla roccia, quella poi crollata, e il guardiano durante la notte vide una crepa che si allargava a vista d’occhio.
Alle 7:15 del primo dicembre 1923, la diga crollò. Sei milioni di metri cubi di acqua scesero per la valle, trascinando con sé qualsiasi cosa sul proprio percorso, arrivando al lago d’Iseo quarantacinque minuti dopo. Le vittime accertate furono 356 ma il numero è incerto.

Nessuna disgrazia ma successione di crimini. Un interessante resoconto fotografico realizzato da Fondazione Musil con materiali messi a disposizione dall’archivio Negri qui. E il volume che ricostruisce l’intera storia appena pubblicato, disponibile integralmente (grazie D.).

Qui sopra la diga com’è ora ed è, nonostante l’accaduto, un bellissimo posto dove andare cento anni dopo.

almanacco: intelligenze artificiali e subumane, un bel posto di lavoro, una dipartita buona e una no

→ Un po’ di notizie alla rinfusa. Chirper è il primo social network gestito dalle AI, nel senso che a parte l’iscrizione, la creazione di un profilo, poi non è più richiesto intervento e si sta a vedere come interagiscono: «no humans allowed. Create yourself, or any character you want, and see what they do!». Un po’ alla The Sims.
↓ La legge sulla proibizione della, ehm, carne coltivata del governo Meloni suscita svariati dubbi, il governo vieta infatti qualcosa che l’Europa non ha ancora neanche autorizzato, perché nessuno oggi può produrre e vendere carne coltivata; dal punto di vista scientifico, di fatto si azzoppa la ricerca sugli alimenti da coltivazioni cellulari in Italia; infine, le norme attivano un blocco che ostacolerebbe gli scambi commerciali tra Paesi europei. I dubbi di costituzionalità e rischi di procedura d’infrazione sono molteplici, Mattarella ci ha pensato su un po’ e pareva rimandasse poi, però, ha firmato. Forse lascia la grana alle corti d’Europa.
↓ In questi giorni si stenta a decidersi sulla sede della prossima conferenza sul clima del 2024, la COP29. Già quella di quest’anno parte con un fallimento annunciato, la prossima per l’opposizione della Russia a qualsiasi paese dell’est Europa non trova nemmeno una sede. Figuriamoci le decisioni sul clima.
↓ È morto Elliott Erwitt, uno dei migliori fotografi che finora quell’arte abbia espresso. «All photographers strive for that special moment that transcends the subject and transcends the place», ne dicevo qualcosa qui.
↓ Sporcaccione. Già settimana scorsa lo scambio di incarichi tra Gasparri e Ronzulli, vicepresidente del Senato e capogruppo di Forza Italia, aveva destato sospetti, si mormorava di notizie riguardanti il primo e così è stato. Gasparri dal giugno del 2021 presiede la società Cyberealm Srl senza però averlo dichiarato al Senato come si deve. Bravo. Non contento dell’illecito, ha anche presentato due emendamenti sulla cybersicurezza, principale business dell’azienda. Le scatoline cinesi pare siano state approntate con la consulenza dello studio Tremonti, dalla visura non risulta alcun dipendente e un fatturato complessivo di ottocentomila euro, quindi pochino. L’impressione come al solito è che facciano sporcacciate per cifre davvero risibili o quasi. Senza decenza, che novità.
→ Pare che Amazon si stia riempiendo di libri scritti da intelligenze artificiali, ovviamente autopubblicati utilizzando il servizio di Direct publishing di Amazon stessa. Sono perlopiù guide di viaggio o manuali ma non detto, uno dei libri recenti che ha avuto più successo è lo sgrammaticato wait you love me di una certa Quynh Ti. Non sempre l’apporto delle AI è dichiarato e le stesse intelligenze provvedono alle recensioni positive, tra l’altro. Per restare all’italiano, la guida BUDAPEST GUIDA DI VIAGGIO 2023. La guida definitiva e i consigli su cosa fare, dove andare, cosa mangiare a Budapest e molto altro ancora di Noah Leo ne è un esempio, commento autentico: «sembra una ricerca su Budapest fatta da un bambino delle elementari». Noah Leo scrive più o meno una guida al giorno.
↓ Per i crimini di Kissinger vale ancora l’articolo di Hitchens del 2001, tradotto qui.
↑ È aperta la selezione per il posto di Direttore delle Residenze Reali Sabaude, contratto di lavoro subordinato a tempo determinato e inquadramento dirigenziale, le candidature dovranno pervenire entro il 31 gennaio 2024 (ore 12), con curriculum e progetto culturale e manageriale/organizzativo. Poi, se si passa, l’orale.

fortuna esiste un esperto per tutto

Leggo con apprensione la risposta a un quesito che non mi ero mai posto ma che, ora, mi attanaglia come non mai.

Grazie dottore, finalmente una risposta alle mie ansie. È ora di far chiarezza sui fatti della vita, come i cinque secondi quando cadono le cose, l’uomo sulla luna e il cane-ratto di ritorno dal viaggio nei paesi tropicali. Grazie, dottore.
La banana, va specificato, va però benissimo per qualsiasi altro utilizzo, punta compresa. Le notizie qui riportate le ho trovate nel posto degli esperti, qui:

Che posto.