confusione furbetta

Prima era una sua invenzione da campagna elettorale, pericolosissima, poi pare sia diventata realtà e, allora, è colpa sua perché non fa nulla.
A Roma c’è gente che sta davvero male, pericolosa per sé e per gli altri. E non sono i rumeni.

PD in confusione

  • gnappolo
    Feb 26th, 2009 at 12:27 | #1

    Peggio del popolo bue che vota in funzione delle notizie sugli stupri (non sui dati. sulle notizie) c’è solo il politico asino che usa la sicurezza in questo modo. Dando, di fatto, del bue al popolo asino.
    Comunque i manifesti politici che ho visto a Roma costituiscono il punto più basso della politica (almeni quelli della Lega visti a Treviso erano comici!).
    Resisti, T.

  • Feb 27th, 2009 at 09:26 | #2

    In effetti, per chi non lo sapesse, a Roma esiste una forma di comunicazione politica istantanea, che si espleta nei manifesti, stampati immediatamente e appiccicati dove capita. Infatti, avendo i partiti sede e stamperia in città, l’operazione è praticamente a costo zero. Per loro, non per la città e per chi sa leggere un minimo.
    Questo tipo di comunicazione politica è sostanzialmente avulso dal normale svolgimento del dibattito nazionale, è piuttosto una forma di comunicazione autoreferenziale ristretta rivolta ai romani, come se il salotto fosse unico. Così capita di leggere che “Alemanno ha la faccia piena di cacca” o che “Centomilamiliardidimiliardi è il buco di Prodi” o che “Fini: Mussolini era un po’ buono e un po’ no”, il che dura il volger di un giorno. Poi passa ad altro. A volte, alcuni manifesti sono in risposta ad altri manifesti, e se uno è stato fuori due giorni è, ahilui, escluso dal dibattito.

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