la balla del progetto partecipato funziona sempre

expo2015Oggi si apre a Milano l’EXPO2015 Camp, che sarebbe “la prima occasione di dibattito e luogo di confronto delle progettualità inerenti l’Expo2015”. Lo scopo della faccenda è “creare un contesto dove sarà possibile presentare progetti propositivi per un Expo 2015 partecipato”.
Traduzione in linguaggio corrente: non solo non hanno fatto un cazzo finora, ma sono pure alla ricerca di idee. Regalate, ‘sti spudorati.

  • Giu 25th, 2009 at 10:00 | #1

    In qualità di assessore alle esposizioni universali del comune di Milano La ringrazio per aver dato visibilità alla nostra iniziativa, e per aver costruito la prima pietra dell’expo: i 461 caratteri del Suo post, tanta grazia.
    Considerate le Sue capacità, La nomino console onorario della terra nella risoluzione della questione Malpensa.

  • Giu 26th, 2009 at 10:44 | #2

    Salve,
    credo che l’autore di questo post non si sia neanche preso la briga di LEGGERE ed informarsi, magari contattandomi, della natura dell’Expo2015Camp.

    Scusate, ma prima di parlare, utilizzare ciò che è nella scatola cranica.

    Affettuoso saluto
    Luca

  • trivigante
    Giu 26th, 2009 at 13:12 | #3

    Salve sono l’autore.
    La briga di leggere me la sono presa ed è proprio per quello che ho scritto il post.
    Se una critica, tra le tante, poteva essere mossa al mio post è di certo quella di essere un filo volgare e, per amor di battuta, tagliato con l’accetta. Questo sì.
    Ma il contenuto e il senso resta.
    Infatti, se è indiscutibile che – per quanto visto finora – l’organizzazione dell’Expo sia stato un completo sfacelo e dispendio di soldi pubblici a fronte di nessun tipo di realizzazione o progetto condivisibile (Lucio Stanca sta bene a Palazzo Reale?), mi spiace constatare – ed è una mia opinione – che anche le iniziative collaterali indipendenti, voi in questo caso, non brillino per inventiva ed efficacia.
    Scorrendo le tematiche del vostro incontro di ieri, mi aveva colpito l’assenza di qualunque riferimento ai rapporti con l’amministrazione comunale, ovvero la regia assoluta della faccenda, e la mancanza di qualsiasi proposta concreta per inserirsi nel dibattito a livello organizzativo e come fare pressione su di essa per concordare scelte partecipate. Se le scelte le fa il sindaco e basta, è evidente che l’idea della partecipazione è aria fritta.
    Allo stesso modo, i quattro punti tematici mi sono parsi molto più che vaghi sia come sollecitazioni che come proposte: il punto uno (“Ambiente: Quali progettualità possono concorrere al miglioramento dell’ambiente cittadino?”) da solo significa poco oppure tutto e il suo contrario, dato che – per esempio – ciò che è “miglioramento” per la Moratti non lo è certo per me; il punto due (“Urbanistica: la città cambia, cambiano le abitudini?”) è altrettanto fumoso e la risposta è ovviamente “sì”. E poi? Il punto tre, poi (“Tecnologie: Web 2.0, Social Network, Mashup, Facebook, come possono facilitare i processi di comunicazione e coinvolgimento, necessari per mettere in moto dal basso il cambiamento?”), non ha alcun significato se non si propone cosa comunicare e su che cosa coinvolgere le persone: ne consegue che lo sbandierato “cambiamento” è una bella frase ma non si capisce in nome di cosa e che cosa dovrebbe “cambiare dal basso”; infine, il quarto punto è la domanda più legittima che avrebbe dovuto anzi essere la prima, sempre a parer mio: “Expo2015: evento partecipato o evento chiuso?”, dalla quale avrebbero dovuto partire le premesse dell’esistenza stessa del BarCamp.
    Avrei altre considerazioni al riguardo di BarCamp ma, come quelle qui sopra, sono mie opinioni e non ho intenzione di cominciare un dibattito sull’argomento.
    Il motivo per cui ho scritto il post, dunque, è che la vostra iniziativa mi è parsa un contenitore senza proposte dirette e senza molti contenuti, un raccoglitore di idee altrui senza una direzione ben precisa e un piano concordato, il che non aiuta molto il lavoro della società civile per riportare l’Expo sui binari della decenza.
    Se così non fosse, vi auguro buon lavoro e ottimi risultati, di cuore.

  • Giu 26th, 2009 at 15:35 | #4

    Un peccato, un peccato che non sia venuto per capire e per parlare e portare il suo punto di vista.

    Davvero un peccato.

    Avrebbe potuto cogliere lo spirito dell’iniziativa e, magari, commentato diversamente

    “Traduzione in linguaggio corrente: non solo non hanno fatto un cazzo finora, ma sono pure alla ricerca di idee. Regalate, ’sti spudorati.”

    Peccato, ha perso un’occasione per dare un contributo ed uscire dall’anonimato e mettere un nome ed una faccia alle sue osservazioni.

    Saluti
    Luca Perugini

  • Giu 26th, 2009 at 16:21 | #5

    In qualità di Assessore Comunale alla distensione del comune di Milano Vi nomino entrambi Primi Gladiatori del popolo celto-padan-meneghino alla Festa della Polenta2015 di Pignone Calusco.
    Potrete indossare l’elmo di Alfio (del bar da Alfio) e sfidarvi a chi mangia la salamina più lunga e risolvere così definitivamente (davvero) la questione Malpensa.

Lascia un commento

XHTML: You can use these tags: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

*