l’armata nelle tenebre

Nel 525 avanti cristo Cambise II, re di Persia nonché figlio di Ciro il Grande, decise di proseguire la propria campagna militare alla conquista dell’Egitto e dei regni meridionali. A questo scopo, inviò un esercito di cinquantamila uomini da Tebe fino all’oasi di Siwa, per distruggere il tempio di Amone, uno dei nuclei della resistenza all’ascesa persiana.
Come racconta Erodoto, sempre lui il cronista delle meraviglie, dopo sette giorni di marcia l’esercito giunse all’oasi di El-Kharga, nella quale si fermò alcuni giorni. Alla ripresa della marcia, l’esercito scomparve per sempre, inghiottito dal deserto. Scomparvero tutti i soldati e, come usava negli eserciti del tempo nelle lunghe trasferte, le donne, i bambini, i servi e gli animali al seguito.
La storia divenne leggenda e, poiché di quegli uomini non fu mai trovata traccia, la leggenda tale rimase. Misteriosa. Perché cinquantamila persone non possono, non dovrebbero, scomparire nel nulla.

cambise_IIDopo tredici anni di ricerche sul campo, due fratelli italiani, Angelo e Alfredo Castiglioni, paiono aver trovato i resti del leggendario esercito scomparso: immaginando un tragitto differente rispetto alle fonti storiche, essi supposero che l’esercito fosse passato per Gilf El Kebir, così da giungere a Siwa da sud, indisturbato. I due fratelli cominciarono a scavare dove nessuno mai prima e, qualche mese fa, hanno cominciato a trovare utensili, armi e un numero impressionante di ossa, tutte accatastate e sommerse dalla sabbia. Sabbia di duemilacinquecento anni, presumibilmente.
Il leggendario esercito scomparso di Cambise II di Persia.
Tutta la storia qui.

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