il Cialis, mille dollari, medicinali falsi e il mistero dello spam

Con ordine: il mistero svelato è – anticipazione – il motivo per cui ricevete mille e mille mail di spam su Viagra e Cialis. Lo scopo di questo post, invece, indicare come spendere proficuamente i propri soldi. Ovviamente in modo illegale, altrimenti non c’è mai molto da guadagnare, si sa.
Il fatto orrendo, è che le due cose, mistero e scopo, andranno di pari passo e il tutto sarà sulla pelle di milioni di persone. Povere e miserabili, come sempre. Ma anche no.
Dunque, per iniziare il Cialis (tadalafil) è il fratello del Viagra (sildenafil) e serve, dunque, a imbarzottare anche i più renitenti: il primo pare avere un effetto più duraturo del secondo, pare assurdamente attorno alle trentasei ore, per la gioia degli erotomani da compressa. Coloro che sono un minimo avvisati delle cose del mondo non avranno difficoltà a credere che nessuna pillolina sul pianeta riscuote un successo simile a quelle che promettono il record mondiale di assenza di sangue dal cervello. E così è, infatti.
Le compresse più vendute al mondo, dunque, sono anche le più contraffatte, ebbene sì. Ovvero, qualcuno in qualche laboratorio in un sottoscala produce pillole identiche agli originali ma – se va bene – senza alcun effetto. Solo che non si distinguono fino a cose fatte.
E qui tocca aprire un capitolo a parte: i medicinali contraffatti. Secondo l’OMS una compressa su dieci, a livello mondiale, è contraffatta. E non basta, perché i falsi medicinali uccidono circa mezzo milione di persone all’anno (sia direttamente sia perché non hanno alcun effetto) e fruttano profitti per almeno 32 miliardi di dollari (dato 2007). 64.000 dollari di profitto per ogni morto ammazzato. Conviene.
Nel 1995 i falsi medicinali contro la meningite in Africa hanno ucciso almeno 2.500 bambini, e circa il 70% delle medicine per la cura della malaria (in Africa, e dove se no?) sono contraffatte. Si comprano in internet a poco e si rivendono nelle farmacie e per strada.
Un giro di soldi pazzesco. Se, dunque, il Cialis e il Viagra sono le pillole più utilizzate sul pianeta, è ovvio che sono anche le più contraffatte. Il che importerebbe relativamente, visto che chi le prende ha problemi varii ma non di sopravvivenza, se non fossero la cima di un iceberg gigantesco che, non facciamoci illusioni, colpisce tutti. Un business illegale mostruoso.
Ed ecco la parte che riguarda l’investimento illegale dei propri soldi: immaginate di avere mille dollari, un pelo sullo stomaco grosso così, una faccia di merda enorme e di volere investire questi mille dollari senza alcuno scrupolo. Secondo me immaginereste di investirli nella droga, forse nei softwares piratati, forse ancora nel porno, robe così.

Ecco uno schemino chiarificatore della resa di mille dollari investiti in alcuni settori produttivi illegali, i più redditizi:

grafico-resa_mille_dollari
(nota: la lunghezza delle barre non è proporzionale).

A questo punto, pare banale segnalare che le aziende che producono Cialis contraffatto sono centinaia di migliaia nel mondo, come del resto quelle che producono vaccini, antibiotici, cure per malati terminali, tutte false. Banale ma tragicamente vero. Ecco spiegato, dunque, quasi tutto lo spam della rete: per qualcuno che non abbocca, moltissimi comprano sapendo benissimo ciò che fanno.
Una considerazione e una domanda, a questo punto: quando sentite un discografico o uno stilista lamentarsi della falsificazione dei prodotti a marchio registrato, mandatelo serenamente affanculo, visto che il problema è incredibilmente più grave di un paio di jeans o un disco piratato e che loro, di soldi, ne fanno già abbastanza. Secondo, in tutta franchezza, siete proprio sicuri che il vostro farmacista vi venda medicinali originali e non li compri, invece, in rete sottocosto?
Vi assicuro che la domanda non è per nulla tendenziosa.

  • Lug 3rd, 2009 at 11:00 | #1

    Molto ma molto interessante, grazie T.!
    Comunque devo ammettere che io non potrò mai dubitare del mio farmacista. Poi magari crepo perchè mi vende il placebo al posto del Salvatutto, ma non posso iniziare a dubitare di una cosa che (grazie signore grazie) nel nostro paese è normale: ricetta>farmacia>medicina, e magari pure mutuata. Ci sono aberrazioni enormi nella nostra sanità, ma questo è un altro discorso, come quello sui discografici che vedono i dischi (magari dei Placebo).
    Bravo T., e grazie

  • Lug 4th, 2009 at 10:42 | #2

    “imbarzottare anche i più renitenti” è semplicemente stupendo, mi hai imbarzottato la giornata e son felice.

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