la nuova immagine della TTT Lines
“Salve” – fa il creativo – “abbiamo un’idea che vi piacerà: si tratta di un gioco di parole che unisce una comunicazione pubblicitaria fresca, giovane e spiritosa alla vostra specifica mission”. Il tizio creativo ammicca e mostra la proposta con una certa qual soddisfazione. I dirigenti della TTT Lines, trasporti marittimi, ridono compiaciuti, si danno di gomito metaforicamente e non, osservano attentamente le protagoniste della campagna e si sentono sull’onda. Approvano. Soldi ben spesi, questi creativi hanno capito esattamente ciò che intendiamo comunicare. “Bisogna svecchiare la vostra immagine” – sempre il creativo – “e dare appeal a un’attività tradizionalmente poco attrattiva”. Qualcuno fa un commento salace sulla propria moglie, tutti ridono. L’atmosfera è allegra e conviviale, stavolta hanno proprio fatto centro. “Via alla campagna di manifesti” dice il presidente, “quest’estate facciamo il pieno”. “Più avanti, magari, facciamo pure qualche spot su Italia 1”, dice qualcuno. Approvata.
Ecco il risultato del florido incontro tra i creativi e i managers della TTT (tettetettetette?), affisso alla stazione Termini:
peraltro recidivi, i creativi:
http://spotanatomy.libero.it/media/blogs/spot/TTTlines.jpg
La cosa peggiore e’ che questo creativo (se proprio vogliamo usare questo termine) deve avere un sacco di lavoro. Ricordo di aver visto molti altri manifesti con giochi di parole altrettanto agghiaccianti. Rabbrividiamo..
Tra un conato di vomito e l’altro i recidivi mi hanno ispirato lo spot che fa per loro: abbiamo i neuroni (due meno meno, gravemente infermi) nelle gonadi.