la musica di t.
cosette varie, in argomento, che ho messo insieme nel tempo

  Il rock satanico
Seconda parte: gli Stones

Buonasera cari adepti della setta di devoti al maligno in sol, alla schitarrata virulenta con tremila distorsori, alla profanazione sessuale di quello strumento inutile che è il sassofono. Buonasera.
Spero vi siate riposati e abbiate avuto godimento della puntata precedente. Il fatto di non avere avuto nessun tipo di risposta da alcuno mi dà da pensare: immagino sia perché schiere di mille diavoli fiammeggianti sono usciti dalle casse del vostro stereo e vi hanno rapito o mutilato orribilmente delle mani, per cui non potete battere sulla tastiera. Va bene, è giusto: avete bisogno anche voi del vostro tempo.
Oppure siete preda di un rapimento mistico... eh sì, dev'essere così.

The Rolling Stones, dicevo. Se ci fate caso, in ogni album successivo della band si può trovare almeno un tema sinistro e inquietante. Naturalmente parlo soltanto degli album storici, non di quelli recenti (che meno li si tocca e meglio è). L'anno successivo, nel 1967, pubblicano Their Satanic Majesties Request, album memorabile dal titolo già fortemente indicativo. Avete presente la copertina? E' notevole: ritrae gli Stones addobbati con abiti da maghi medievali. E già non è male (la metto qui a fianco).
Per non parlare del successivo Beggar's Banquet, in cui appare l'incredibile Sympathy far the Devil che è una specie di monologo drammatico di Lucifero che racconta all'umanità i suoi trionfi e sollecita le anime alla dannazione eterna, tra godimento e minacce esplicite.

Mick Jagger
inizia a mostrare, in questo periodo, un grande interesse verso i soggetti occulti. Non è una novità: in quel periodo, bisogna dirlo, erano di gran moda.
In ogni caso, si appassiona alle opere e alla vita dello scrittore vittoriano Arthur Machen, precursore di certo orrore moderno, di cui cita spesso il "Racconto della Polvere Bianca". Ma cosa sarà mai, poi? A me qualcosina fa venire in mente, oltre a una doppia decina di canzoni al riguardo... ognuno pensi alle sue e si faccia un pezzettino della storia.

Gli Stones proseguono poi ad alimentare questa vena «maledetta», con brani come Midnight Rambler (ispirata alla vera storia di Albert De Salvo, il famigerato strangolatore di Boston), Let it Bleed (1969) e Sister Morphine (che, si dice, sia stata in realtà scritta da Marianne Faithfull; può darsi, in effetti compare anche in Blazing Away e in un paio di altri album della nostra; ma mi importa poco, se non per scrupolo filologico).
Siamo, come detto, nel 1969. E, in alcuni casi, non si tratta più di canzoni.

In America c'era appena stato un certo Charles Manson, che ricordate. Forse un poco meno noto è invece l'episodio accaduto durante un concerto proprio degli Stones. Al festival di Altamont, in California, nell'estate del 1969, gli Hell's Angels che facevano da servizio d'ordine uccidono un ragazzo di colore proprio sotto il palco dove gli Stones stanno cantando Let it Bleed. Lontanuccia Woodstock... Naturalmente, loro se ne impipparono e ne fecero pure un disco live, probabilmente vendendone un sacco di copie. Per gli intenditori, ecco un pezzettino del testo di Let it Bleed: «A tutti noi serve qualcuno di cui nutrirsi, e se lo vuoi puoi nutrirti di me. Prenditi il mio braccio, prenditi la mia gamba ma, bambina, non prenderti la mia testa... Tutti noi abbiamo bisogno di qualcuno da dissanguare e, se vuoi, puoi dissanguare me...».
D'accordo, a noi oggi sembra un po' un testo per educande deficienti di un collegio svizzero.

D'accordo, ma siamo solo agli inizi.
Nel 1973 gli Stones pubblicano Dancing With Mr. D. Il "Signor D." altri non è che "Il Signor Morte", con cui Jagger duetta beatamente. E' l'ultimo esempio notevole del rito macabro e pagano di questo periodo del rock.
Da qui in poi, da questo punto di vista, la band avrà un calo inarrestabile.
Beccatevi una citazione al riguardo di Lenny Kaye, critico e chitarra solista con il Patti Smith Group (questa lìho trovata su un Bertoncelli d'annata): «il potere dei geroglifici sonori degli Stones, dei loro ipnotici atteggiamenti-pose sataniche, edonismo pansessuale, delinquenza come prassi politica - deriva dal fatto che tutto ciò è materia distillata dalle menti dei prìncipi delle tenebre del rock: sono mostri mentali vivi da sempre, svegliati dai sotterranei più profondi della geologia sonora...». Minchia, niente di meno.

Lasciamo gli Stones, perché è ormai tempo di fare sul serio: è tempo di vicoli della desolazione e di conigli bianchi...
(fine seconda parte)

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