| Tori Amos - American doll posse | 
| Di questo album 
			mi andrebbe di scrivere solo delle prime quattro canzoni, che per me 
			rappresentano tutto quello che serve per consumare un rapporto 
			soddisfacente con Tori, almeno per il disco. Non 
			è mai stata una delle mie preferite. E specie in questo disco canta 
			con una voce tutta sfringimenti e gridolini che me la rende 
			indigesta. Seconda cosa insopportabile è chi infila in un testo la 
			parola "Palomino" e la pronuncia con accento americano: da ucciderla 
			(la 9). La musica è abbastanza piacevole e sempre nel suo territorio 
			è, sia chiaro, e alcune cose buone ci sono (su 23 brani totali...). 
			Pertanto gran piano, arpe celtiche, e intervalli dissonanti, ma 
			comunque (suo malgrado, sono i miei gusti) non supera il primo 
			ascolto e finisce nel cestino. | 
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