Duane Allman - Anthology I

Blueeeeees, dio fa, che blues... anche se no, inizia soul, urca, soulissimo. Anche Hey Jude riesce a far girare nel classico giro soul-blues. Poi lento, triste in the road of love e goin down slow, blues e devastantemente bella Loan me a dime, tanto che non resisterebbe nemmeno jessica rabbit, e mi si scioglierebbe sul pianoforte in un mix di sbiaditure sbavate fucsia, rosso e lustrini. Il signor Slowhand Clapton ha imparato qua, tutto qua e solo qua. Rolling stone è slide, assolutamente southern comfort, negri nei campi e bifolchi.
CD2, due pezzi forti, tirati, poi di nuovo fa caldo, il sole picchia fuori dalla veranda, si rallenta per non sudare. Layla ovviamente (ancora qua, sig. Clapton? vada pure, torni in albergo, faccia il piacere).
L'antologia scivola così, tra soul, blues veloci e pezzi lenti, per chiudersi con un duo di chitarre in Martha, chiaro, solare e - tantissimo - da titoli di coda, ti lascia quel gusto piacevole da sto per uscire dal cinema fuori fa fresco e sono tanto felice.
Ottimo.
(Gnappolo, 05/07)

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