The Who - Live at Leeds

Il più bel disco live di sempre. Primo fatto indiscutibile: è un live stupendo anche per il solo fatto che non contiene un solo fischio o un solo urlo della folla. E non era un pubblico di muti. Ottimo, i dischi laiv con il fragore del pubblico o, peggio, con i cori dagli spalti sono orribili. Secondo fatto indiscutibile: sono gli Who, non c'è proprio paragone, nella sola "Fortune Teller" ci sono molte più invenzioni e riffs di chitarra che nell'intera discografia di Jem & The Holograms, per fare un esempio calzante. Terzo fatto indiscutibile: Leeds dev'essere un posto discretamente cacoso. Bella forza a fare i bei live al Memorial Coliseum o a Wembley, che ci vuole? Il difficile è suonare come si deve a Caino, o a Cemmo, o a Gratacasolo, con il pubblico che mangia il formaggio per stancare la bocca. Quarto fatto indiscutibile: dal vivo suonano esattamente come in studio, cioè stronzissimamente bene, nonostante la registrazione e il missaggio dal vivo, che al tempo si facevano con un registratore due piste NSU Prinz montato su una capretta da latte semovente.
Tesi: è il più grande disco live di sempre. Antitesi: non è vero. Sintesi: sì, lo è, taseperfavòr. E i quattro fatti indiscutibili lo dimostrano.
(Trivigante, 07/07)

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