Garbage - Beautiful Garbage

Nome perfetto. Ascolto e mi vengono in mente feste organizzate in qualche locale milanese per il compleanno di un idiota Cannavaro, in cui tutti si divertono proprio un sacchissimo perché percepiscono l'evento autoreferenziale. La tizia che canta, Luisella Pieroni, che in un mondo con delle regole sì e no laverebbe i piatti in qualche ristorante sulla tangenziale, ammicca con la vocina infantile e ardisce rime sorprendenti come "blue/you" o "dance/chance". Alcune cose per cui meriterebbero la detenzione in colonia elioterapica: le campane nel ritornello di "Cherry lips", la ritmica a battito di mani, il finto dub e il finto rock degli arrangiamenti pure mescolati, la voce sospirata attraverso un megafono ("Shut your mouth"), dire "facching" ogni tanto per rendere più aspro il tono generale e altre amenità del genere.
Un verbo per questo disco e l'intera discografia, sulla fiducia: affanculare.
(Trivigante, 07/07)

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