le pleiliste per ogni merenda musicale
canzoni per ogni occasione speziale

  i migliori album ascoltati nel 2004
cinque dischi per un anno

trivigante

Badly Drawn Boy - Have You Fed The Fish? (2003)
Anche quest'anno BDB permane nella top faiv con questo disco, che rimane in assoluto il più consumato dell'ultimo biennio. Riscoperto recentemente nella sua versione deluxe (affanculo alle versioni deluxe, diciamolo, che fanno di album memorabili o meno delle versioni da rotary club per pochi eletti, ma che nove volte su dieci porta a sonore inc*****, e l'aggettivo è azzeccato), il cui secondo disco si intitola "Have You Fed The Fish? - The Official Bootleg Live at Glastonbury". Ora, come sappiamo, il nostro è alquanto parco di esibizioni laiv, ma quando le fa le sa fare eccome, a differenza di qualcun altro che si bea di sé stesso un pochino troppo. Chitarra e piano e un tubo d'altro, arrangiamenti nuovi che dire "minimal" è eccessivo (less is more, ma frend!) e tanta tanta umanità e cuore, puzza e fitte nel costato.
A parte, dunque, il laiv-deluxe, inserito in seconda battuta, pessima idea, HYFTF? rimane fisso in classifica e non si schioda, perché lui - concordo - è un figo e scrive le canzoni che se avessi un culo grande così scriverei io, perché la sera che morì Bon Scott stavo guardando le notizie alla tele come tutti gli altri, e Tori Amos/Natalie  Merchant è innamorata di me ma I had to turn her down, 'cause I'm in love with you, e tu avevi ragione e io sbagliavo.

Frank Black - Teenager Of The Year (1994)
Come dimostrato dalle compile trimestrali, il mio gemello cattivo (F.Whites vs. F.Black) ex-Pixies è occorso più volte tra le mie orecchie, sporcandole più di quanto già non fossero sozze. E poi infila alcuni tra i titoli di canzoni più belli che io abbia mai visto: (I Want to Live on an) Abstract Plain, The Jacques Tati, St. Francis Dam Disaster, Monkey Gone to Heaven, ecc.
Come tutti i teppisti, tocca vette sublimi e fondi inenarrabili, canzoni grandiose e porcate indicibili, ma questo è il bellissimo dei teppisti, specie se musicali, che li ami così o vai a farti fottere, e il genio risiede ovunque ne abbia voglia e, del tutto, dove capita.
Decisamente la scoperta del duemilaequattro, e qui vale il discorso fatto in precedenza su singoli/album sotto l'influenza Zen, per cui ho scelto l'album con il maggior numero di singoli che mi piacciono.

Glenn Gould - Variazioni Goldberg BWV 988 (1954)
Trentadue piccole ragioni per cui GG è in questa classifica: 1. perché me l'ha passato fratello J. 2. perché Bach mi fa strippare (parentesi: avete notato che tutti i pianisti/tastieristi con le controballe prima o poi finiscono tutti lì? Uno per tutti: John Lewis, ex Modern Jazz Quartet, che lo riarrangia pure con contrabbasso e batteria... mmmh!). 3. perché è meglio di un sedativo. 4. perché sul Voyager avrei voluto esserci io. 5. perché era in classifica anche l'anno scorso.  6. perché non c'è c****, puoi avere tutta la tecnologia che vuoi ma un piano non lo registrerai mai come il signore iddio comanderebbe. 7. perché ha il nome che vorrei avere io. 8. perché se rinasco voglio essere GG. 9. O Bach. 10. perché se sono incazzoso o sono stronzo ascolto Bach e tiro fuori qualche idea nuova. 11. perché ascoltare Bach-Gould è cosa turpe, guccinianamente. 12. perché io e A. ci ascoltiamo questo disco tutte le volte che possiamo e godiamo. 13. perché Bach è rock. 14. e GG pure. 15. perché lo stesso pezzo è malinconico o allegro o sinuoso o lascivo o seducente a seconda di ciò che mi serve. 16. perché sono nato a Lipsia, figlio di un calzolaio. 17. perché al circolo del bridge non lo ascolta nessuno. 18. perché fa figo. 19. perché non fa figo. 20. perché Jarmusch non è mica un fesso. 21. perché lo Zen lo sceglie di  continuo. 22. perché credevo fosse quell'altro Bach, quello hair metal. 23. perché mi fa sentire intelligente. 24. perché non ci devo pensare. 25. perché con GG casa mia si muove a tempo. 26. perché quanto mi piacciono le fughe... 27. perché in cd o mp3 suona come vinile. 28. perché la Sonata No. 1 in C Maggiore - I Allegro è eccezionale. 29. perché di sì. 30. perché no? 31. perché questa musica è già là dove io volevo arrivare. 32. perché fa diminuire la densità del mio animo.

Spin Doctors - Qualunque album.
Qualunque album perché, diciamolo, sono tutti uguali.
Ma che godimento, la riscoperta degli SD. In uno dei viaggi all'est con A., mentre lui si comprava un ungherese cappello fichissimo, io comprai l'intera musicassettografia degli SD a prezzo ungherese (più o meno il costo di un ragazzo della via Pal) e ce li sciroppammo nella Putza, alla ricerca della tomba di Attila. Quest'anno la rete li ha ripescati e li abbiamo tirati in barca, e nelle giornate piovose e "abruzzesi" fanno lo sporco lavoro. Altro che Prozac. Quando stufano, si aspetta un po' e poi sono come nuovi. Qualità rara.

Ludovico Einaudi - Le stanze (2004)
Scoperta in chiusura d'anno, mi ha dato le stesse sensazioni provate ai tempi del Koln Concert. E questo basti. Sembra poco?

gnappolo

Natalie Merchant - The house carpenter's daughter (2003)
"Oh, Motherland". Quell'OH non mi molla un momento, ce l'ho dentro per tutta la vita, ormai. Ma THCD è l'ultimo disco della mia signora, che in questo periodo mi trova particolarmente favorevole al country, e così ha preso il posto di Motherland, nonostante qualità e ingredienti siano gli stessi. Bellissime melodie, voce suprema, arrangiamenti praticamente unplugged. Poi è una sintesi della musica americana e del mondo (country + gospel = africa + klezmer + irlanda + tarantella, o giù di lì...), e delle canzoni più belle di Natalie. Adoro Sally Ann e Crazy Man Michael. Magari non è il suo disco migliore, ma tra tutti quelli della mia fidanzata, che è comunque al top, ora è al top per me.

Dave Matthews - Some devil (2004) - (non la limited edition, dico il disco versione FLAT)
Molto bello, l'opera definitiva di DM(B)... Si sintetizza con "Anche se..." E' comunque diverso dai precedenti, anche se sentirlo live (nella ltd. ed.) sembra il solito disco bellino e buonino e compiaciuto "perchè lo suoneremo ai concerti", ma non è così (e infatti scarto i laiv della ltd!) (A proposito, quanto durano, 'ste cazzo di intro!!!!!!!!! non è necessario farle SEMPRE, anche se hai 100.000 fans che stravedono per te, non sei gli Europe, cazzo!). E' meno rock del solito dmb, anche se non rinuncia a metterci dell'energia. Trovo che dentro ci stanno almeno tre canzoni da TOP 100 di sempre (Dodo, Stay or leave e Gravedigger), anche se non ha eliminato altri brani che dimenticheremo (le la(sa)gne lagnose,) ma è un bel risultato. Trovo che la formula "anche senza la Band" non porti al male: meno rock, ma più precisione e salute. E' arrangiato (immagino da lui) come pochi (anche se non può rinunciare ai violini e ai pad). E' stato il mio disco dell'estate (al primo posto), ora cede il passo, anche se solo per galanteria.

Badly Drawn Boy - One plus one is one (2004)
Se fossi un musicista vorrei essere come lui. Lo studio di fianco a casa, nessun live lontano per non lasciare nessuno ad aspettarti, autoprodursi per fare quello che ti pare, essere il più buoni che si può, avere una discreta pancetta e una vita decente. E magari essere anche bravi. Mi piace ascoltarlo poco e bene, mi piace da morire. Bello, bellissimo, tutto quanto. Vabbuò, è inutile che ve lo spieghi, l'avete ascoltato, no? e allora sapete che ci sta, così mi risparmiate di scrivere banalità. Non sta più su in classifica perchè ci stanno due colossi (per me), ma BDB è comunque al primo posto come persona [per la cronaca, è 1+1=1 che ha rubato il posto a Joe Strummer nella mia topfive].

Yo Yo Mundi - Sciopero (2001)
E' la melodia che c'è bisogno oggi. E' la regressione a poche cose veramente collettive, come il ritmo di valzer, la fisa, il vino, l'amore. Quando non so cosa ascoltare ascolto Sciopero. Quando aspetto di entrare dal dentista (metaforicamente) ascolto Sciopero. Quando voglio godermi un'alba ascolto Sciopero, se voglio alleviare il freddo, ascolto Sciopero. Quando la vitalità sembra avermi abbandonato, quando ogni speranza è morta, e il sorriso è sepolto dentro me, quando mi sento infelice e depresso, c'è la pastasciutta. Ma molte altre volte, c'è Sciopero. Che, si noti, ha la copertina più socialismo reale che conosca dopo quelle di B.

PGR - Per grazia ricevuta (2002)
Non nuovo, non scoperto quest'anno, ma c'è sempre stato e sintetizza una mia stagione fatta di buon punk, del quale ora apprezzo più la vena melodica che quella ritmica, e la rielaborazione che CCCP CSI PGR fanno del punk sulla taiga padana è molto mia (compreso il rimpianto per la scomparsa di tutte le cose che si chiamano CCCP). La quinta pos. è una poltrona per due: a questo PGR si accompagna "In quiete" (CSI), live bello e sano, veramente 90, del genere "dopo averlo suonato potevano anche morire..." e infatti.

dj enzio

Daniele Silvestri - Livre transito (2004)
Un bell'album laiv, se ce n'è uno. A me è sempre piaciuto, musicalmente e come testi, anche quando si concede al "mercato", e alcuni pezzi, (ri)scoperti proprio grazie a questo Live (e a chi me ne ha fatto dono) mi danno brividi notevoli.

Badly Drawn Boy - Have you fed the fish (2003)
Ricordavo la colonna sonora del film con Hugh-vado-sui-viali-Grant, ma il resto? Per potenza inventiva, ultimamente, ha avuto pochi eguali. Ecco mi ricorda un po' Beck, altro virtuoso della contaminazione (mmm..adesso che ci penso dovrei seriamente programmare la macchina del tempo e viaggiare alla ricerca di reperti).

Daniele Sepe - Viaggi fuori dai paraggi (1994)
Lo ammetto, ho sempre avuto una lieve avversione per la musica popolare, o forse era solo snobismo per un genere ad un certo punto molto in voga in certa sinistra chic. Beh, forse avevano ragione loro. Bello, coinvolgente. A dirla tutta, e senza scomodare Elio, c'entra forse anche il fatto che la mia non-fidanzata (storia lunga...) canti anche canzoni popolari (pronto quindi a rinnegare il tutto nel caso le cose girino male).

Spin Doctors - Pocket full of kryptonite (1991)
I ragazzi son scomparsi, lasciando privi gli appassionati di sana elettricità chitarristica e inclini ai viaggi in auto di un valido accompagnamento musicale alle loro scorribande sulle provinciali lombarde (sognando la Route 66).

Sondre Lerche - Two ways monologue (2004)
Casi della vita. Acquisti a 5 euro un Cd (Faces down), così, tanto perché per una volta non li vuoi buttare in sigarette (che poi compri comunque) e ti ritrovi in mano un piccollo folletto norvegese che fa del rock semplice ed essenziale, ma di gran presa. E poi scopri che questo, opera secunda, è ancora meglio. Sciapò.

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