cuochi fatui
ricette con la musica adatta

  pane, burro e sale
cat.: puro piacere, ovvero la merenda dei Re.
di Trivigante

Non si commetta l'errore di sottovalutare il panino, o fetta di pane, con il burro e il sale, relegandolo a sotto-nutrimento in caso di emergenza, o declassificandolo a merenda povera o infantile.

Trattasi, al contrario, di piatto principesco, poiché tutti e tre gli ingredienti, seppur oggi più che comuni, vantano storia millenaria, proprietà miracolose extra-nutritive (i.e., dalla cosmesi per il burro, alla conservazione dei cibi, la farmacia, la tintura dei vestiti e lo scioglimento della neve per il sale) e un valore intrinseco pari o superiore, in certe epoche, all'oro e alle merci di scambio più pregiate. La presenza della triade P.B.S. è indice di ricchezza e di sviluppo economico e sociale per cui, valendo il principio primum vivere deinde philosophari, con il Pane, burro e sale si assolve al "vivere" e si è già decisamente al "deinde", pronti per mettere in moto il pensiero alla massima potenza.

La combinazione dei tre elementi fondamentali, Pane-Burro-Sale, formazione di tutto rispetto in termini alimentari (difesa: lipidi, centrocampo: sali minerali, attacco: carboidrati), riporta a mense principesche e banchetti luculliani (Augusto, per dirne uno, fu imperatore potente perché aveva P.B.S., mica grazie al coriandolo o al tabasco!), senza alcun grado di dissennatezza o lascivia. Di concreto e sostanzioso piacere si tratta.

Ingredienti:
- pane: di qualsiasi tipo, foggia o misura, fresco o secco, liscio o speziato, integro o a pezzettoni, morbido o duro, bianco o di segale, a seconda delle preferenze e disponibilità; il migliore in assoluto, secondo me, ai fini della ricetta è il pane bianco di Pontedilegno, fresco e ancora tiepido, con poca mollica;
- burro: unica condizione, deve essere buono. Non sostituibile con surrogati tipo margarina o burri moderni a basso contenuto di colesterolo (seee, figuriamoci!) o salati;
- sale: fino, meglio se iodato e occhio alla provenienza (sale in zucca!).

Preparazione:
Musica: Joey DeLuxe - Undercover

Fine di una giornata tipo: tornate da una due-giorni andata e ritorno da Bangkok o Hong Kong, avete eliminato il Cinese, un lavoretto fatto bene, senza sbavature, non risentite nemmeno del fuso orario, non c'è n'è stato il tempo. Appoggiate la custodia di violino accanto al caminetto, non vi togliete il gessato, anche a tavola ci vuole un po' di stile, che diamine. Non vi piacciono i dettagli superflui, gli accessori, le mollezze.
Aprite il frigo, c'è un'unica cosa che non manca mai: il vostro burro, vostro e di nessun altro, zangolato a mano per voi dalla vecchia Adelina, saggia donna senza stampo. Una delle poche cose su cui non si può transigere. Lasciate il burro qualche minuto a temperatura ambiente.
A fianco del frigo, il pane. E' di mercoledì, l'avete lasciato apposta fuori dal sacchetto, si è indurito al punto giusto, compatto. Lo tagliate a metà in senso orizzontale, seguendo il profilo. Anche il pane ha le sue venature, come la roccia e la carne.
E' notte e avete bisogno di un po' di conforto, optate per la variante con il pane caldo: ponete le due metà sulla piastra ben calda, girandolo di tanto in tanto, finché non si abbrustolisce sui due lati in modo uniforme.
Nel frattempo pensate alla sostanza delle cose, ai significati, alle varianti.
Togliete il pane dalla piastra e spalmate con lentezza il burro, senza accumularne al centro. Solo gli stolti spalmano il burro con il pane sulla piastra, il burro non deve cuocere, deve sciogliersi crudo. Avete ucciso per molto meno, certe cose non si possono fare.
Aggiungete il sale a pizzichi, solo voi sapete la giusta quantità.

Consumazione:
Vi apparecchiate la tavola con cura, non si deve mai mangiare in modo trasandato. Chi mangia male pensa male. Vi versate un bicchiere di buon vino, gli accoppiamenti sono molteplici e tutti plausibili, dipende da voi. Mangiate il pane, burro e sale con le mani, non c'è altro modo, ne assaporate il sapore e il profumo che si è sparso in tutta la casa, ora siete davvero dei Re.
Musica: Wolfgang Amadeus Mozart - Messa dell'Incoronazione (Krönungsmesse) in Do maggiore - KV 317
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Cosa da non fare in nessun caso:
il sale non può in nessuna maniera essere sostituito dallo zucchero. E' un'altra cosa, la distanza è incolmabile, è un'altra dimensione e visione della vita.

Saggezza popolare:

Acqua, cunsigghiu e sali a cu `unn`addumanna `un ci nni dari (acqua, consiglio e sale non darne a chi non te ne chiede).
E' meju niuru pane ca niura fame (è meglio il pane nero che la fame nera).
Ci me dà pane chiamu tata (chiamo padre chi mi da dà il pane).
Il mondo è fatto a scale; c'è chi le scende e chi le sale (vabbè, calembour...).
Pro connoscher un amigu est precisu mandigare unu saccu de sale impare (per conoscere un amico è necessario mangiare un sacco di sale insieme).
Mazze è panèdde fascene i fele bèlle, pène sènza mazze fascene i fele pacce, pène è presotte fascene i fele brotte (botte e pane rendono i figli belli, pane senza botte rendono i figli pazzi, pane e prosciutto rendono i figli brutti).
Pène, lie è mire, tavele da cavallire (pane, olive e vino, tavola da cavaliere).
Ciò che burro e whisky non possono curare è incurabile.
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