minidiario scritto un po’ così dei giorni in Europa al tempo dei focolai: giorno sette, la cortina (vedremo se di ferro), il corso di polacco avanzato, la mia ostalgie

«Da Stettino nel Baltico a Trieste nell’Adriatico una cortina di ferro è scesa attraverso il continente» disse Churchill nel 1946 e io, nel 2020, sto andando proprio a Stettino, per vedere se davvero la cortina è di ferro. Che poi, cortina: è gergo militare, una cosa che stendi tra te e il nemico, in inglese […]

ostalgie

Prima di tutto, Peter Schilling che canta Major Tom (völlig losgelöst), ovvero Major Tom (Coming Home), eccola qua. Che nostalgia per davvero per i miei sogni di cosmonauta e di pioniere nei primi anni Ottanta. Il motivo scatenante l’ondata di ostalgie, nel mio caso, è stata Deutschland 83 fin dalla sigla. Deutschland 83 è una […]

minidiario scritto un po’ così di un giro balcanico-carpatico: due, comparatistica varia, fiumi e fiumoni, acqua dove non deve, sistemi di cui non sappiamo nulla, scavallo e vado

Non che a Lubiana manchino sobri esempi di leggerezza ed esuberanza jugoslava, tutt’altro, ma si stemperano, specie nel centro, con altri stili e forme e il puppurrì a me non dispiace affatto. Certo, a me piace pure la dance jugoslava anni ottanta, non faccio gran testo, e anche l’estetica dell’est, dalla cecoslovacchia alla mongolia, la […]

minidiario scritto un po’ così delle cose recidive, ovvero perseverare nella pandemia: novembre, persone che si sfogano, droplets, l’11.11

Che nostalgia – dico meglio: ostalgie – ho per certi paesi in cui la voce era una sola sulle questioni importanti. Non su tutto ma, almeno, sulle questioni sanitarie la cosa aveva una certa utilità. Qui no, qui siamo al parossismo in nome della libertà di parola e dell’autorità diffusa, per cui la voce del […]