oggi in Valvenosta i turisti si fanno i selfie

Curon, il sudtirolo, una diga che avanza e l’acqua che sale, i fascisti prima e i nazisti poi, la guerra che viene avanti, la fame, le montagne dove scappare, optanti e restanti, l’Italia e la Germania, scelte da compiere senza nemmeno intuirne – davvero – le conseguenze, figli affascinati da Hitler e padri legati ai sentieri da compiere tutti i giorni. Molti racconti, molta vita che si dipana all’ombra delle vicende apparentemente più grandi.

Un bel romanzo: Marco Balzano, Resto qui, Einaudi 2018.
Spiega Balzano: «Se la storia di quella terra e della diga non mi fossero parse capaci di ospitare una storia più intima e personale attraverso cui filtrare la storia con la s maiuscola, se non mi fossero immediatamente sembrate di valore generale per parlare di incuria, di confini, di violenza del potere, dell’importanza e dell’impotenza della parola, non avrei, nonostante il fascino che questa realtà esercita su di me, trovato interesse sufficiente per studiare quelle vicende e scrivere un romanzo».
Grazie a mr. C. per il buon consiglio, che giro.

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