di recente, ho trovato delle isole nel mar indiano

Pare che nel mondo ci sia un traffico davvero consistente delle edizioni a stampa della lettera con cui Cristoforo Colombo annunciò a Ferdinando e Isabella la scoperta del Nuovo Mondo. La lettera, De Insulis nuper in mari Indico repertis, su commissione dello stesso Colombo, fu stampata in sedici esemplari nel 1493 a Basilea per la prima volta e, poi, ristampata con una certa frequenza nei secoli successivi.

Copie della lettera sono possedute dalle maggiori biblioteche del mondo: la biblioteca del Congresso ne ha alcune edizioni diverse, per esempio, come la Biblioteca nazionale di Roma e la Biblioteca Riccardiana di Firenze, per stare in Italia. Solo che alcuni anni fa qualcuno si è reso conto che le copie italiane erano dei falsi, sostituite da qualche malvagio a scopo di lucro: quella di Firenze fu recuperata negli Stati Uniti nel 2016 e restituita. Stessa sorte per la copia della biblioteca de Catalunya di Barcellona, rubata nel 2005 e riportata al legittimo proprietario qualche giorno fa. Gran mercimonio delle lettere, come dicevo.

Repubblica, nel frattempo, riporta la notizia a modo proprio, infarcendola di refusi e di inesattezze.

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