elezioni politiche 2018: maggioranze rassicuranti

Dopo il lancio della schedina elettorale™, per la quale il Viminale ancora – è strano – non ha chiamato, è ora di lavorare alle indicazioni per un voto sano e consapevole.

Per gli amanti della tradizione, coloro ai quali piacciono i sapori e i profumi genuini di una volta, coloro che hanno nostalgia di quelle belle madlén che ad assaggiarle riportano a un tempo in cui tutto era più chiaro e semplice, al tempo degli affetti, della gioventù, della spensieratezza, del capello al vento, delle 127 e delle Ritmo, il consiglio di voto va senz’altro nella direzione di un nostalgismo politico di natura sentimentale, quasi romantico a questo punto:

 

Sono ben due le liste in grado di soddisfare perfettamente l’elettore nostalgico e di riportarlo alle memorie del pentapartito, l’immarcescibile «Democrazia cristiana», marchio in grado di vendere lo stesso prodotto – splendidamente intangibile – per settant’anni filati, e il sempreverdino «Partito repubblicano italiano – ALA», nel quale il sapore mazziniano si sposa perfettamente con il bouquet di Alleanza Liberalpopolare-Autonomie. Dunque su con la vita, elettore nostalgico: ci sono cose che, per fortuna, non scompaiono mai, così che questa vita difficile e confusa non perda mai qualche punto di riferimento certo e qualche porto sicuro in cui rifugiarsi, nella cabina elettorale come là fuori.

[Quasi dimenticavo: inutile girarci attorno, come dice il programma di ALA siamo un “paese duale” e con questo bisogna fare i conti: se anche tu, elettore nostalgico, vuoi imparare a gestire la tua dualità, allora leggi il programma della «Democrazia cristiana» e quello del «Partito repubblicano italiano – ALA».]

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