«conta prima la mimica, poi la parola: questo non lo insegna più nessuno»

Ho buttato un occhio veloce a «In arte Nino», biografia dei primi anni di Nino Manfredi girata dal figlio Luca, perché Manfredi è e resta uno dei miei preferiti (inarrivabile per sempre come Pasquino in «Nell’anno del Signore») e ho trovato Elio Germano, ancora una volta, pazzesco per bravura e somiglianza.

Non dico solo somiglianza, oserei dire – e qui sta la grandezza dell’attore – mimesi, quasi totale, non solo nell’aspetto fisico ma nelle movenze e nelle espressioni del viso. Impressionante, Germano si conferma di gran lunga il migliore della sua generazione.

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