open to meraviglia/3 e 4

Continua la pletora di reazioni alla cattiva campagna del Ministero ‘Open to meraviglia’, ne ho detto qualche post fa e, per aggiungere un’altra cosa, il signore qui sotto ha sottoposto lo stesso tema – Venere di Botticelli a spasso per l’Italia – alle AI per immagini più in voga, midjourney e GPT. Il risultato è ugualmente kitsch ma, almeno, sono costate pochi euri.

E, comunque, peggio no.

E ancora: le immagini dello slider caricate sul sito del Ministero per la campagna sono immagini inviate via whatsapp, quindi compresse, sgranate, senza nemmeno cambiare i nomi dei files (grazie MV).

Avessero lavorato bene, la campagna sarebbe costata novanta milioni di euro, altro che nove.

5 commenti su “open to meraviglia/3 e 4

  1. *) Belle le traduzioni (la città di Camerino che diventa Gardenrobe, Brindisi diventa Toast ecc…).
    *) Le immagini della Slovenia e del vino sloveno per pubblicizzare i nostri vini.
    *) Il nome a dominio opentomeraviglia.it lasciato libero e registrato da altri.

    e chissà quante chicche si scopriranno ancora.
    Tutto credo che sia dovuto a quanto vengono retribuiti i creatori di contenuto, tutto scritto nel documento dal titolo “Avviso pubblico per la conclusione di accordi di collaborazione per la fornitura a titolo gratuito di contenuti editoriali nel settore turistico”

    https://www.ministeroturismo.gov.it/wp-content/uploads/2022/12/TDH_Avviso_pubblico_e_Accordo_contenuti_redazionali_ITA_v1.3.pdf

    Non si possono certo pretendere testi e contenuti di qualità per queste cifre.

    • Caro GM, concordo con te, come sempre.
      Ci eravamo lasciati con Mentone per Sanremo (https://www.trivigante.it/cose/?p=24327#comment-760) ed eccoci qui, di nuovo, con l’uno per l’altro, l’altro per un altro ancora, a bere vino sloveno senza nemmeno saperlo.
      Certo, almeno l’agenzia Testa immagino che qualche rimborsino l’abbiano visto, il resto è come segnali. Toast, amico mio!

      • Carissimo Trivigante,
        Sono dell’idea che sebbene siano stati stanziati 9 milioni per questa ferragnata dove l’Italia è soltanto lo sfondo, il contesto dove si muove quella poveretta della Venere di Botticelli vestita dai pubblicitari che dovrebbe fungere da protagonista, di questi nove milioni finiti in affitto di spazi pubblicitari in giro per il mondo e nelle tasche dei pesci grossi (compresi i pubblicitari) non sia rimasto più nulla.
        Detto in altro modo: se so’ magnati tutto e per questo cercano sguatteri che aggratis riempiano di contenuti il portale.
        Peccato che riempire di contenuti validi un portale sia un lavoro serio e di responsabilità, mica una baggianata da far fare gratuitamente al primo che passa.

        • Sono perfettamente d’accordo con te, concordavo prima mal esprimendomi.
          Anche il turismo, tra l’altro, e soprattutto la gestione di esso, è cosa serissima e di responsabilità, mica una baggianata da far fare – non gratuitamente – alla prima Santanchè che passa. D’altronde, anche la presidente Enit Jelinic viene dalle agenzie di viaggi – non che ci sia nulla di male se fai quel lavoro – ma conosce solo il lato promozionale della vendita di un prodotto, che siano viaggi, profumi o veneri la cosa è la stessa.
          La cosa che mi colpisce, nel quadro che hai ben descritto, è oltre a tutto la recidività, ovvero lo stesso sistema applicato fin da Rutelli, poi il lungo dominio Franceschini e ora questo. Cioè il magnarse tutto, per parafrasarti, e afruttare gli sguatteri elevato a sistema. Nel paese, generalizzerei.

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