due messaggi in fine d’anno

No, non Mattarella. Ma Balasso, come da tradizione, che dice sempre cose sacrosante ma è, anche qui ormai da tradizione, talmente incagnito ogni tanto che un po’ il senso delle cose si affievolisce. Ma attenzione alla fine, che risale vorticosamente e colpisce nel segno.

E Celestini, che riflette sull’anno passato, sulla pandemia, la morte e la chiusura di tutte le attività culturali per lockdown, cosa che giustamente gli sta molto a cuore.

Entrambi notevoli, a parer mio. Ah, quindi te sei a favore della tortura?

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