«l’indifferenza è più colpevole della violenza stessa»

Georges Blind, partigiano francese, arrestato nell’ottobre del 1944.

Blind non fu fucilato o, almeno, non fu fucilato in quest’occasione: la foto, scattata da un soldato tedesco a Belfort, ritrae una delle finte esecuzioni che i nazisti misero in atto per costringerlo a parlare.
Non riesco nemmeno a immaginare cosa significhi essere esposti a una finta esecuzione, Dostoevskij ne fu traumatizzato tutta la vita e lo racconta spesso nelle sue opere, ebbe attacchi di epilessia per il resto dei suoi giorni.
Blind non parlò mai, fu poi portato a Dachau, morì probabilmente in un campo di lavoro in Polonia alla fine di quell’ottobre.
Non potrei giurare sul mio comportamento in nessun frangente, probabilmente parlerei subito, probabilmente non mi ribellerei di fronte al sopruso, non sono nemmeno certo di non essere indifferente già adesso. Questo mi preoccupa. Cerco, almeno, di avere memoria, perché – lo spero – nessuno debba mai più subire né vere né finte esecuzioni.

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