la lotteria della natura morta

Il Musée Picasso di Parigi ha organizzato una lotteria e il premio è questo.

Un Picasso autentico, una Natura Morta del 1921 che raffigura un bicchiere di assenzio e un giornale. Valore? Un milione di euro. Costo del biglietto? Cento euro. Certo, poi in caso di vittoria tocca sistemare casa per dare all’opera una giusta collocazione. E poi magari tocca cambiare anche l’arredamento e nascondere il quadro della nonna. Problemi.

Ecco come funziona: il museo paga un milione di euro al proprietario, il libanese miliardario David Nahmad, ovvero il valore di mercato, stornandolo dall’incasso di una lotteria che organizza mettendo in premio, appunto, il quadro stesso. Il ricavato della vendita dei biglietti, che il museo stima in circa venti milioni, dedotto il milione di cui sopra, sarà dato in beneficienza, per «la costruzione e il ripristino di pozzi, impianti di lavaggio e servizi igienici nei villaggi e nelle scuole di Camerun, Madagascar e Marocco, con un progetto sostenibile della durata di cinque anni».

L’idea è buona perché la proporzione tra costo del biglietto, accessibile ragionevolmente a quasi tutti, e il valore del premio, tangibile e intangibile, è sufficientemente allettante per garantire una buona partecipazione e, di conseguenza, un buon risultato. Interessati? Ecco qua.

Non è la prima volta che il Musée Picasso indice un’iniziativa del genere, la prima volta sette anni fa finanziò un progetto per il recupero di Tiro, antica città del sud del Libano e patrimonio mondiale dell’UNESCO. La città di Didone, voglio dire.
Proposta meritoria.
Nel frattempo, complimenti al Musée per il logo, divertente, anche se poco utilizzabile e sembra il logo di un profumo.

2 commenti su “la lotteria della natura morta

  1. Mannaggia, proprio adesso che dopo anni siamo riusciti ad appendere due cose in soggiorno.
    Ma la tinta del muro è già perfetta per accogliere il quadro.
    Bello e ben spiegato il tutto. C’è anche il tetto massimo di biglietti acquistabili.

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