"D'amor e di goder vi si ragioni" 4 commenti enriquez ha detto... ai ai ai, ci siamo, la sindrome del rientro! Guarda che non manca solo a te quel cosare fintamente distratto che riempiva le pagine serali di questo posto quà! Ci hai lasciati orfani anche a noi di quei tramonti non goduti... e allora adesso bisognerà che ti inventi qualcosa di nuovo! Per esempio l'idea di siu di trovare il modo di andare avanti a fare lo stesso ma facendoti pagare, non sarebbe mica male, no? ok, ok, non è come dirlo... magari nel frattempo trovi il tempo per una birretta tra amici se capiti da queste parti... a presto 27 maggio 2008 23.35 Grandesacchetto ha detto... Bentornato caro trivigante! Gia' mi mancano i tuoi resoconti giornalieri, vedi di mettere in agenda un nuovo viaggio al piu' presto! 28 maggio 2008 12.55 gnappolo ha detto... Sarà una grande verità, che "tutto finisce", ma è altrettanto vero che quando una cosa finisce rimane un vuoto. E io non sono contento di questo vuoto che tuo malgrado... Comunque, bentornato! 28 maggio 2008 13.51 siu ha detto... Mamma mia com'è diventato improvvisamente difficile e faticoso dire qualcosa, e cosa poi... le parole che mi vengono in mente sono: vuoto, perdita, mancanza... tanto per aggiungere un po' di mortorio (che non mi sembra esattamente ciò di cui abbiamo più bisogno). A quanto pare Trivigante ci ha fornito nutrimento, e possibilità di scambio, preziosi per quantità e (soprattutto) qualità. Un mix di geografia e storia, testa e anima, piedi che fanno male e ironia, senso pratico e leggerezza... che andava giù come l'acqua fresca quando si ha sete: evidentemente ne abbiamo tanta. I commenti qua sopra li sottoscrivo dalla prima all'ultima riga. E riprendendo gli auspici editoriali mi viene in mente un libretto che ho letto 2 o 3 anni fa e mi era piaciuto: ora penso che qualcosa del genere scritta da Trivigante risulterebbe ancora più divertente, oltre che di maggior spessore dal punto di vista del contenuto e dello stile. (Trattavasi di "Come sopravvivere ai francesi - Il racconto di un italiano che ce l'ha fatta" di Francesco Zardo - Cooper Castelvecchi ed.). Va be', va', andiamo a nanna... 28 maggio 2008 23.02