"La tecnica al servizio di io" 4 commenti gnappolo ha detto... Dissento sulle Poste: ci sono sempre state, tanto più quanto poca era la tecnologia. Ma la tua tecnica di spedire a casa il dipiù man mano che si genera - per quanto non sarà originale - è ottocentescamente sopraffina, e mi affascina in modo irresistibile, quasi più di tutto il resto tecnologico o non che sia. Soprattutto perchè tra digitale e blog, si scopre che (sorpresa) ha comunque accumulato cose, volumi, gravi, che ti avrebbero rallentato arando come l'ancora nel fondale. E invece, eccoti libero, scattante e lesto, oggi come quaranta (sembra ieri) giorni fa. Spero tu possa godere il sole che c'è qua e che c'è la anche dopo il ritorno! 24 maggio 2008 10.50 siu ha detto... Con l'ottimismo della speranza ti auguro anch'io tanto sole, anche se col pessimismo della ragione immagino che il rientro in questo paese becero, incivile e di nuovo fascista conclamato si rivelerà più duro di quanto tu possa comunque immaginare: temo che la famosa coscia di maiale comprensiva di crauti, patate, birra e arsura, al confronto, ti evocherà nel ricordo la lievità di una piuma... Alla tristezza per te si somma la tristezza per me, che non avrò più i tuoi preziosi resoconti quotidiani da aspettare e poi leggere con curiosità e piacere. Per uscire da questi scuri pensieri provo a buttarla in valzer: così, damblè, senza rileggere niente, una cosa bella e una no del tuo blog viaggiante. Anzi due belle. Una sostanziale, ed è la duna. Una stilistica, ed è l'apparire dei campanili a spumiglia. E quella no, siccome non c'è, la tiro per i capelli aggrappandomi ad un "piuttosto che" usato in funzione di "come anche" (per carità, non è un delitto, solo che a me non piace). Voilà. Dopo di che, vedi ti prego d'inventarti presto qualcosa di nuovo, o anche di vecchio: altrimenti rischio di sentirmi una Polo, e non nel senso della macchina, ma in quello della caramella, per il buco dentro... GRAZIE. 24 maggio 2008 20.46 kit ha detto... Io c'ero anche tanti anni fa. Ma mi ha fatto piacere, occasionalmente, portare a spasso te piuttosto che quel buzzurrone di devidhasselloff. Ora mi spengo. 25 maggio 2008 14.44 djenzio ha detto... Inutile dire, caro, che mi mancherà la lettura. Per quasi un mese è stato come se in viaggio ci fossi anch'io. Al prossimo viaggio, invece che la lonely, mi porterò i tuoi scritti, indicazioni e consigli. Comunque bentornato. 25 maggio 2008 14.48