"Una mappa musicale" 2 commenti enriquez ha detto... di tutto il viaggio, fino ad ora l'unico posto in cui sono stato è proprio lì.... gita scolastica per capirsi, ovvero a riconferma dell'indice gazzetta. Del vagolamento al seguito di comitiva ricordo poco, a parte la guida che era una splendida fanciulla di cui mi innamorai immantinente, la continua meraviglia ad'ogni piazza ed ogni svolta... vago ricordo di un campanile con orologio a fasi lunari che ad ogni cambio dell'ora proponeva uno spettacolino meccanizzato. Ma soprattutto il ricordo più limpido è quello del Karluv Most, meraviglioso concentrato di musica, saltimbanchi, mimi, pittori, caricaturisti... un mondo gogliardico in miniatura che mi ha toccato il cuore! In seguito mi è capitato sovente, quando la tentazione di mandare tutto a gambe all'aria e scomparire si faceva sentire, di immaginarmi immerso nel mondo di quel ponte a guadagnar giornata con caricature e bozzetti.. mi piacciono i ponti, sono quel qualcosa che unisce pur mantenendo separato... ricordo che tra le statue, sul parapetto c'era un punto, una stella di metallo forse, di cui si narra che che toccandola si era destinati a tornare a Praga entro l'anno.... non ha funzionato purtroppo, ma non dispero che pur con una certa dilatazione dei tempi...(16 anni mi pare).. ahhh, fratello, mi fa bello saperti li! buona continuazione. 16 maggio 2008 23.02 Grandesacchetto ha detto... Sono felice che ti sia dato ad una forma di psicogeografia, sarebbe bello vedere qualche mappa coi tuoi spostamenti. Confermo la tua impressione sul reddito e il tenore di vita di chi non abita a Praga centro. Ho attraversato in macchina la Repubblica ceca, lontano da autostrade e fermandoci in alcuni paesini. Le case erano vecchie e in alcuni casi un po malconce e le auto sembravano tutte reperti delle guerra fredda. Peccato perché la campagna cieca merita davvero. 17 maggio 2008 0.48