siu ha detto... Musicalmente parlando, io non butterei via nè Renaud, nè Jean Ferrat... comunque, tu guarda la combinassion, stavo giusto leggendo su una rivista tedesca un articolo incensatorio su Lione. Titolo, udite udite: Lione è la capitale, Parigi la banlieue. Parola dell'82enne Bocuse, che nelle preferenze dei francesi viene subito dopo Zinédine Zidane e Yannick Noah. E da queste parti, oltre a dividersi fra una moglie e due amanti (una per il pranzo, una per il té e una per la cena, dice lui) gestisce, cela va sans dire, alcuni ristoranti... A prescindere dai quali credo, caro Trivigante, che comunque potrai gratificarti, gastronomicamente parlando, almeno quanto ferroviariamente. A proposito: ripensando al sublime-terrificante racconto di Duerrenmatt "Il tunnel", forse le strisce bianche a zig-zag nelle gallerie servono a rssicurare di non esserci finiti dentro... Ma tornando all'articolo su Lione, mi ha incuriosito la descrizione delle Traboules: "un sistema medievale di passaggi che collega tra loro circa 300 edifici. Nel percorso lungo oscuri snodi e corridoi ci s'imbatte all'improvviso in pittoreschi cortili, o in scale a chiocciola che conducono a torrette di vedetta. I forestieri si smarriscono facilmente dentro questo labirinto di pietra, e a volte se ne innamorano." E adesso smetto di cosare, e penso: beato te, Trivigante, che ti ci puoi perdere..... 27 aprile 2008 7.52 trivigante ha detto... Si', i "traboules" servivano a proteggere, essendo coperti, le sete dal maltempo. Devo dire che sono piuttosto nascosti e piuttosto chiusi, ma con pazienza un paio si trovano, soprattutto tra rue St. Jean e rue des Trois-Marie. Per vederli, poco più di tre ore di treno da Torino. Fattibile, no? A margine, ti ringrazio, Siu, sei sempre un'ottima compagna di blog. 27 aprile 2008 17.58