enriquez ha detto... resistenza, si, ma in attesa di che? sette anni fa nella stessa situazione ho pensato: bene, siamo sul fondo, adesso saranno obbligati a cambiare qualcosa... questi cinque anni ci serviranno per far risorgere uno straccio di politica di sinistra reale, laica, realizzabile... non ideologica ma nemmeno troppo pragmaticamente simile alla destra! qualcosa che ricordi anche solo le politiche di zapatero in spagna... addirittura! sette anni dopo siamo di nuovo nella stessa identica posizione, con due anni alle spalle buoni solo a farci appiccicare le orecchie da asino! io comincio a credere che oggi il conflitto sociale da far esplodere non sia quello tra padroni e operai, ma quello tra cittadini e rappresentanti politici... cito: in questi anni siamo stati troppo nel palazzo e troppo poco in piazza.... dobbiamo tornare davanti ai cancelli delle fabbriche!! già! peccato che se volete andare davanti ai cancelli delle fabbriche dovete andare in cina a far comizi, e forse ce ne sarebbe anche bisogno! e state attenti ad andare in piazza perchè potrebbe capitare di finire in un corteo di forza italia o del movimento per la vita! io penso che ci sia bisogno più che mai di una rivoluzione mentale... tanto di cappello a chi, come Bertinotti, ha deciso di tirarsi indietro per fare emergere qualcosa di nuovo! 16 aprile 2008 22.20 siu ha detto... Sottoscrivo ogni riga, ogni pensiero e considerazione... Sottolineo tre volte Zapatero (santo subito!!) e credo che le orecchie d'asino cresciute al nostro Bel Paese siano di una lunghezza tale che non se ne vede più la punta, immersa ormai negli spazi celesti... Non mi viene da aggiungere altro perchè -mi vergogno un po'- ma a beneficio della mia salute mentale ho avuto l'opportunità di tuffarmi, appena uscita dal tour de force di scrutatrice, in uno ben più gratificante (www.festrieste.it) che mi coinvolge da mane a sera meravigliosamente stancandomi, e staccandomi la spina post-elettorale. Prometto che la riattaccherò a partire da lunedì (non so perchè, ma giurerei che nel frattempo il panorama politico, di maggioranza come di opposizione, mi avrà riservato ulteriori e solidi motivi d'incazzatura). Ma questi ultimi tre giorni... lasciatemi godere! No, non ce la faccio a chiudere così. E allora, l'ultima frase dell'sms con cui mi ha salutato e ringraziato il mio giovane meraviglioso presidente di seggio: "Arrivederci, forse, alle prossime elezioni, se esisterà ancora il diritto di voto." Buon week-end a tutti! 18 aprile 2008 13.09